Catania, è corsa contro il tempo | Si riparte da Angelo Vitaliti

di

27 Giugno 2015, 14:06

2 min di lettura

CATANIA – Fare in fretta. Fare presto. Nel fiume di parole e d’inchiostro speso sull’inchiesta che ha travolto i vertici del Calcio Catania ed in attesa di conoscere quelli che saranno per forza di cosa i pronunciamenti legati alle aule della giustizia penale e sportiva: indipendentemente da qualsiasi altra variabile, una cosa è certa. Il Catania non può permettersi il lusso di perdere tempo se non vuole peggiorare la propria posizione. E deve farlo affidandosi alle persone che, ad oggi, possono garantire, quantomeno il regolare svolgimento dell’iter burocratico che coinvolge la società etnea. A partire da quella iscrizione (che, al momento, è comunque in cadetteria) alla quale bisogna far fronte.

Servono anzitutto i soldi: e quelli, almeno sulla carta, ci sono. Poco meno di 800 mila euro per le fideiussioni e il primo passo è fatto. E – ribadiamo – tutto ciò, fatto franco a quello che dirà l’imminente arrivo di una stagione che è già rovente. Le (inevitabili) dimissioni di Nino Pulvirenti e Pablo Cosentino hanno lasciato vacante il ruolo di timoniere della nave: il nuovo e probabilmente provvisorio numero uno della società verrà individuato la settimana prossima. In queste ore si fa un gran parlare di i è fatto un gran parlare di Angelo Agatino Vitaliti che amministratore delegato della “Meridi Srl” che detiene il 4,6% delle quote azionarie del Calcio Catania (la maggioranza del 95,4% appartiene proprio a Pulvirenti in qualità di rappresentante legale della “Finaria Spa”). Tuttavia, staremo a vedere. Eppure, a peggiorare le cose ci si è messo anche il mancato pagamento degli ultimi quattro stipendi alla squadra: negli ultimi centoventi giorni la società non avrebbe effettuato alcun bonifico. A conti fatti e regolamento federale alla mano, un dramma nel dramma.

Articoli Correlati

E’ quasi banale dirlo: c’è da fare ordine il più velocemente possibile. Nel frattempo, in tutto quesito incontrollabile marasma, i rossoazzurri hanno automaticamente le comproprietà di dell’argentino Andujar, dell veneziano Fedato e del messinese Calapai che sono rimasti rispettivamente al Napoli, alla Sampdoria e al Modena. E, allora sì, indipendentemente da tutto: fare in fretta. Fare presto.

Pubblicato il

27 Giugno 2015, 14:06

Condividi sui social