13 Febbraio 2017, 16:39
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CATANIA – Tanto tuonò che piovve. Il Catania divorzia da Pino Rigoli, perdendo di fatto una scommessa fatta all’indomani del ritorno ai vertici societari di Pietro Lo Monaco. Al posto del tecnico siciliano arriva Mario Petrone. A determinare il ribaltone la brutta sconfitta rimediata dai rossazzurri all’Esseneto contro i “ragazzotti” dell’Akragas, capaci di sovvertire totalmente il pronostico e di ridicolizzare la corazzata etnea presentatasi nella città dei templi con l’ambizione di spazzare via un derelitto (sulla carta!) avversario e contestualmente lanciare un messaggio forte alla squadre d’alta classifica. E, invece, niente di tutto questo. Il Catania è stato il solito Catania da trasferta, incapace di monetizzare al meglio il vantaggio maturato dopo pochi minuti di gioco e, viceversa, abile a farsi raggiungere e superare da un avversario che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo a dispetto dell’approssimazione assoluta da parte degli osannati calciatori rossazzurri. Disarmanti, poi, le scelte delle stesso Rigoli in riferimento alle sostituzioni, senza che lo stesso potesse attingere più di tanto a concrete alternative viste le “improvvise” indisponibilità (?) di Russotto e Djordjevic e le preventivate assenze di Di Cecco e Baldanzeddu. Tutte situazioni che hanno fatto traboccare un vaso già probabilmente colmo da tempo. Subito, al termine della debacle agrigentina, Lo Monaco aveva chiesto tangibili spiegazioni all’ormai ex tecnico sulla cervellotica prestazione contro l’Akragas e un successivo confronto con lo stesso Rigoli ha, poi, portato alla risoluzione consensuale del contratto con l’allenatore ed il suo “secondo” Alessandro Russo.
La preparazione della squadra riprenderà domani al Torre del Grifo Village e Petrone è atteso nelle prossime ore per guidare già il suo primo allenamento col Catania. Da lui non ci aspetta certo la panacea a colpi di bacchetta magica ma, quantomeno, che riporti il giusto ordine tattico e corrobori la giusta mentalità in seno ad un gruppo dal quale tutti si aspettano una brillante qualificazione ai play-off e, successivamente, che tali spareggi vengano poi affrontati al massimo delle reali potenzialità. Rigoli, al momento, paga per tutti. Il “suo” Catania non ha mai convinto appieno e forse una decisione drastica andava ipotizzata qualche tempo addietro (per esempio dopo la rovinosa sconfitta per 4-0 a Castellamare di Stabia in dicembre). Ma la società ha dato convinto seguito alle sue scelte, adesso non più condivisibili neanche dal tifoso più ottimista.
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13 Febbraio 2017, 16:39