09 Ottobre 2021, 10:10
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CATANIA – Una scena da film dell’orrore. Giuseppe Dell’Arte, classe 1978, è stato ammazzato, colpito da un numero incontrollato di coltellate, all’interno di un garage di via Fiume, nel cuore del quartiere Picanello a Catania. La macabra scoperta è arrivata nell’ambito di un precisa ricerca scattata a seguito della denuncia di scomparsa della moglie ai carabinieri. Era preoccupata perché non aveva notizie del marito – il 42enne geometra, incensurato – da un po’ di tempo. Poche ore dopo il ritrovamento del corpo, nel garage di un condominio, nella notte tra giovedì e venerdì scorso.
Accanto al cadavere i carabinieri hanno anche trovato l’arma, un taglierino, che è stata affidata alla Scientifica. Sul coltello potrebbe nascondersi il pezzo del mosaico utile a identificare l’assassino. O gli assassini.
Sulle indagini gli inquirenti si sono trincerati nel silenzio. L’inchiesta, comunque, visto che sono già passati due giorni è andata avanti. La procura ha già conferito l’incarico per l’autopsia che potrebbe dare nuovi input ai carabinieri della Compagnia di Piazza Dante. I carabinieri hanno interrogato parenti e conoscenti della vittima per cercare di capire se in quei giorni il 42enne dovesse vedere qualcuno. Il delitto potrebbe essere avvenuto al culmine di una lite.
Da una primissima ipotesi – tutta da riscontrare – l’uomo potrebbe avere avuto in garage un incontro chiarificatore. Il movente si cerca nella sfera personale. Esclusa, anche per la modalità l’ambito della criminalità organizzata. Così come è stata accantonato un omicidio a seguito di una rapina. Il 42enne aveva ancora il suo cellulare e vari oggetti personali. La caccia all’assassino è scattata.
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09 Ottobre 2021, 10:10