03 Giugno 2022, 13:25
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ADRANO – Ha seguito le orme del figlio e ha deciso di collaborare con la giustizia. Una decisione che forse nessuno si aspettava dal 54enne Vincenzo Rosano, uno dei boss storici della mafia adranita. Una scelta che sorprende visto che dopo ‘il pentimento’ del figlio Valerio, nel 2017, i muri di Adrano furono tappezzati da alcuni ‘necrologi’ dove si annunciava la ‘morte’ del giovane con tanto di foto. Manifesti a lutto che portarono la troupe di Striscia la notizia nella città etnea, con tanto di intervista alla leva emergente del clan Santangelo-Taccuni Ugo Scarvaglieri (arrestato lo scorso anno nel blitz Adrano Libera) che lo aveva definito “un morto che cammina”. Un atto che aveva un significato preciso: la famiglia mafiosa rinnegava Valerio Rosano. Anche il padre Vincenzo, intercettato, pareva prendere le distanze dal figlio pentito (così come il fratello Francesco).
Ora però – dopo circa cinque anni — il boss adranita vuota il sacco ai magistrati della Dda di Catania. La discovery della collaborazione è arrivata in questi giorni nel corso di un processo. Rosano senior ha chiesto al giudice di essere interrogato attraverso un memoriale. Da una località protetta scrive che “dal 3 maggio collabora con la giustizia”. Il boss, ultimamente, ha subito una condanna a 30 anni per l’omicidio di Nicolò Liotta avvenuto nel 2007. La sentenza è stata confermata in appello.
Vincenzo Rosano, a differenza del figlio Valerio, può raccontare anche fatti risalenti nel tempo. E quindi svelare particolari di delitti irrisolti, aggiungere pezzi a quanto già emerso da altri verbali di collaboratori (ad Adrano ci sono state molte defezioni, ndr), dare input investigativi sugli affari del clan Santangelo di cui i Rosano fanno parte. Ma anche degli storici rivali, gli Scalisi. Quando si fa riferimento ai Santangelo di Adrano si sta parlando della famiglia catanese di Cosa nostra. E quindi il pentimento di Vincenzo Rosano non fa dormire sonni tranquilli neanche ai boss del clan Santapaola-Ercolano.
(Per un problema tecnico la data di pubblicazione visualizzata potrebbe essere errata. Questo articolo è stato pubblicato il 3 giugno 2022)
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03 Giugno 2022, 13:25