Catania piange Gioacchino Russo |”Giò Giò non ti dimenticheremo”

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04 Maggio 2013, 17:23

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CATANIA – Rabbia e dolore per la scomparsa di Gioacchino Russo, il noto manager catanese deceduto martedì scorso in seguito a un tragico incidente stradale insieme al collega Rosario Renna. La sua Smart è stata rinvenuta incastrata tra le lamiere di un camion sulla via San Giuseppe La Rena, a due passi dall’aeroporto. Era stato stato trasportato in elisoccorso in gravi condizioni all’ospedale, subito operato d’urgenza, ma invano. Nello stesso incidente è morto Rosario Renna, responsabile vendite dell’Unistar. Saro, così lo chiamavano in azienda, amico di Russo più che dipendente, nello schianto è morto sul colpo.

Ai funerali che si sono svolti questo pomeriggio al Duomo di Catania erano presenti, oltre ad amici e parenti, molti  volti noti della politica e del’limprenditoria siciliana come il sindaco di Bronte ed ex senatore del Pdl Pino Firrarello, il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione,  il sindaco di Catania Raffele Stancanelli, il candidato a Sindaco Enzo Bianco, Francesco Attaguile, il deputato regionale Nino d’asero e il vicepresidente nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello,. “Un grande uomo, un grande imprenditore che sempre nel solco della legalità è riuscito a creare una realtà economica importantissima per il tessuto economico etneo” ha dichiarato a LiveSiciliaCatanai il capogruppo del Pdl all’Ars Nino D’Asero ricordando il patron dell’Unistar Mercedes e della funivia dell’Etna, Giocacchino Russo.

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La moglie Daniela Vinci, insieme con i figli, Fausta e Francesco hanno seguito la cerimonia nelle prime file della Cattedrale gremita, anche sul sagrato, di amici, conoscenti, e alcuni dipendenti delle società collegate al gruppo Russo.

Franz Zipper professore di Malattie Infettive dell’Università di Catania, in rappresentanza delle guide alpine e del soccorso alpino, ha pronunciato un elogio funebre commovente ricordando “la grande umanità e la capacità imprenditoriali dell’Ad della Unistar “. Le sue parole si sono chiuse tra gli applausi delle guide alpine, che hanno portato la bara in spalla.

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04 Maggio 2013, 17:23

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