25 Aprile 2024, 06:31
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CATANIA – “In assenza di un cambio di passo sarà inevitabile adottare decisioni politiche importanti e, ove occorra, radicali”. Serena Spoto, consigliera Mpa dalle cui mani passano i dossier più pesanti, quelli cioè che toccano gli equilibri della maggioranza, ha dichiarato tutto il suo disappunto.
E lo ha fatto con una nota diffusa alla stampa. Per cosa? La questione interpella la relazione tra il consiglio comunale e la giunta. Nello specifico: i ritardi nell’invio della documentazione necessaria affinché gli esponenti del Senato cittadino possano esercitare le proprie funzioni. Una questione che viene da lontano e che, nei mesi scorsi, ha suscitato il malcontento bipartisan dei consiglieri.
“La dignità e il rispetto per il ruolo che assolviamo lo impongono in maniera assolutamente necessitata” ha sottolineato Spoto. “L’approvazione del bilancio – prosegue – è il momento in cui emerge, con la massima forza, quel potere di indirizzo politico che il testo unico degli enti locali attribuisce al consiglio comunale. Determina in concreto la possibilità di perseguire quegli obiettivi che la Giunta si è prefissata e che hanno trovato consenso e adesione da parte dei cittadini nelle passate elezioni”.
Il Movimento per l’autonomia chiede rispetto, dunque. “Purtroppo – aggiunge – bisogna necessariamente sottolineare che il termine di 20 giorni assegnato per l’esame e l’approvazione sia del bilancio che del ‘Dup’ è eccessivamente ristretto. Inevitabile chiedersi, in questo senso, come sia possibile che una scadenza originariamente prevista per il 31 dicembre e poi, successivamente prorogata sino al 15 marzo, non sia stata rispettata”.
Dietro le parole di Spoto ci sarebbe ben altro in filigrana. I beneinformati assicurano che il segnale non toccherebbe la persona del sindaco Enrico Trantino, bensì gli uomini della sua squadra. Anzi: uno in particolare.
L’invito degli insider di Palazzo degli Elefanti è di rivedere al Var l’ultima seduta del consiglio comunale. Nello specifico: le stoccate finali tra l’assessore al Bilancio, il democristiano Giuseppe Marletta, e il presidente del consiglio comunale eletto nelle file Mpa, Sebastiano Anastasi. Starebbe tutto lì.
Uno scontro sull’ordine degli interventi nato quando c’è stato da gestire il dibattito sulla proposta della consigliera Dc Simona Latino circa la stabilizzazione di cinque assistenti sociali del Comune. Un tema sul qual si era spesa anche la consigliera azzurra Melania Miraglia e che l’Amministrazione ha però respinto (è stato proprio Marletta, paradossalmente, a motivare la decisione in aula).
Intanto, c’è chi è pronto a scommettere che quella che si è appena consumata non sia altro che la prima tappa di una contesa ben più ampia che si andrà sempre più ad allargare. Gli sviluppi sono imprevedibili. Il bisticcio, cioè, tra la colomba bianca e la pattuglia di Totò Cuffaro. Vedremo.
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25 Aprile 2024, 06:31