Catania sempre più multietnica| La fotografia della Caritas - Live Sicilia

Catania sempre più multietnica| La fotografia della Caritas

Ecco i dati del rapporto sull’immigrazione.

FONDAZIONE MIGRANTES
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CATANIA – Una città sempre più multietnica e multiculturale nella quale vivono 12982 cittadini stranieri.  E’ questa la fotografia di Catania scattata dal rapporto sull’immigrazione 2016 presentato questa mattina dalla Caritas Diocesana. A Catania i cittadini di origine non italiana rappresentano il 3,1% della popolazione. Le comunità più numerose, stanziate in città, sono tre: cingalese (2.448), romena (2.126) e cinese (1.218). Tendenzialmente in equilibrio è la presenza maschile (6.770) e femminile (6.212). Il dato, aggiornato al primo gennaio del 2017, è destinato a crescere tenendo conto dei numeri (elaborati dalla Caritas sulla base dei conteggi dell’Istat) della provincia: 34566 cittadini stranieri con prevalenza di rumeni. Nel centro etneo si trova circa un terzo degli stranieri presenti in tutta la provincia e poco meno del 7% del totale regionale (189.169). Sono soprattutto gli arrivi dei nuclei familiari a incidere sulle trasformazioni demografiche della società italiana.

Il filo conduttore del rapporto quest’anno riguarda le “nuove generazioni a confronto”. Nati o meno in Italia, i giovani stanno costruendo il loro domani condividendo sogni e aspirazioni con i loro coetanei e sognano una società aperta. Un percorso che si snoda su tre direttive: dialogo, incontro e integrazione. Ragazzi e ragazze intervistati dimostrano, infatti, una sostanziale apertura nei confronti dei coetanei di altre nazionalità con cui si trovano a vivere sempre più momenti di condivisione. Sono proprio i più giovani a pensare che “paura del diverso” e diffidenza siano atteggiamenti propri della popolazione più anziana. Una rivoluzione copernicana inevitabile che si tocca con mano soprattutto all’interno delle scuole. E’ questo il quadro che emerge dal sedicesimo rapporto realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes illustrato questa mattina da Don Piero Galvano, direttore Caritas Diocesana di Catania e del diacono Giuseppe Cannizzo, direttore Ufficio per la Pastorale delle Migrazioni di Catania e da Don Giovanni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes.

Tornando in provincia, si può stilare una classifica dei comuni con una maggiore presenza di residenti stranieri sono Giarre (1.456), Acireale (1.439), Caltagirone (1.423), Misterbianco (1.051), Paternò (940), Grammichele (886), Riposto (623), Belpasso (615), Aci Castello (572). Il dato etneo va inscritto nella cornice di quello regionale: sono 189.169 i residenti stranieri (99.310 uomini, 89.859 donne). Dati alla mano, nel giro di un anno, la presenza di cittadini stranieri conta 6 mila unità in più rispetto al dato del 2016 (183.192). Per quanto riguarda i settori lavorativi con più occupati stranieri, La fotografia della fondazione Migrantes mette in evidenza che in Sicilia i due settori lavorativi che vede impegnata la manodopera straniera sono soprattutto i servizi (60% degli occupati di origine non italiana) e il commercio (24%).

 


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