Catania si sveglia a 5 stelle |Debacle delle coalizioni

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05 Marzo 2018, 10:54

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CATANIA – E’ trionfo cinque stelle anche a Catania. Nonostante le ottimistiche previsioni, non è bastato l’effetto trascinamento delle ultime regionali per incoronare chi, fino a ieri, assaporava già una schiacciante vittoria. Alle falde dell’Etna, nei collegi uninominali è debacle per entrambe le coalizioni tradizionali: per il centrodestra, dato per trionfante fino a ieri e oggi costretto a contare ogni singolo voto per agguantare più seggi possibile, men che mai lo è per il centrosinistra, trascinato negli abissi da percentuali bassissime, anche se potrebbe risollevarsi nei collegi plurinominali.

Senato o Camera non cambia: Stancanelli, Messina, Sudano, Catanoso, Lombardo, Burtone, Berretta, Attaguile, Pistorio, Sammartino, D’Agostino. Tutti sconfitti nel testa a testa andato in ogni collegio siciliano ai 5 Stelle.

Il Rosatellum ha fregato tutti, si potrebbe dire: pensato per isolare i pentastellati, ha di fatto aperto al voto dicotomico anche le urne catanesi, confermando la seduzione  dell’onda grillina, che nel 2013 si è attestata oltre il 30 per cento. La scelta dei candidati, poi, che aveva fatto emergere nervosismi e mal di pancia, avrebbe fatto il resto. Favorendo la corrente del voto di protesta che, però, come meglio affermato da illustri colleghi e commentatori, di protesta sembra non avere più l’ombra.

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Il Movimento 5 Stelle è primo partito anche nella provincia nera, quella del baciamano a Silvio Berlusconi, da una parte, quella del recordman di preferenze alle regionali, Luca Sammartino, dall’altra. A poter addolcire l’amara pillola potrebbero essere i resti, i voti da distribuire ai candidati nei collegi plurinominali – occorrerà considerare posizionamenti e percentuali – ma l’operazione cappotto da parte del M5S sembra andata in porto.

 

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05 Marzo 2018, 10:54

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