Stazione, sanzionato "paninaro": sequestrati arredi, sospesa attività

Stazione, sanzionato “paninaro”: sequestrati arredi, sospesa attività

Intervento della polizia municipale in piazza Giovanni XXIII.
VIGILI URBANI
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CATANIA – Commerciante verbalizzato, attività sospesa, anche se tra 21 giorni, e arredi sequestrati. In Piazza Giovanni XXIII, la polizia municipale ha sanzionato il titolare di un’attività di vendita panini, per via dell’occupazione abusiva: l’uomo infatti, titolare di autorizzazione amministrativa per la somministrazione di cibo e bevande, aveva occupato con tavoli e sedie il suolo pubblico “senza alcuna concessione”.

Numerose le attività di questo tipo presenti nell’area prospiciente la stazione Centrale. Alcune, come nel caso in questione, si sono però allargate, occupando senza autorizzazione porzioni di marciapiede o sede stradale. Ed è proprio per la violazione del codice della strada che è scattato il provvedimento di confisca di sedie e tavolini.

L’uomo ha ottenuto la concessione di 16 mq di suolo pubblico nel 2011; nel 2012 è stato autorizzato un nuovo posizionamento della struttura. Nel 2018, il titolare dell’attività ha inoltrato istanza ai fini del rinnovo della concessione di suolo pubblico per la vendita di panini con automezzo in seguito alla quale, nello stesso anno, gli uffici comunali hanno “avviato, per esistenza motivi ostativi, procedimento ai fini del rigetto della stessa”, si legge nel provvedimento dirigenziale.

L’attività è stata sospesa per 5 giorni, per effetto dell’ordinanza sindacale del 2009, che prevede, tra l’altro non solo la rimozione di eventuali attrezzature ma anche “la chiusura immediata dell’esercizio fino al pieno adempimento dell’ordine del pagamento delle spese della prestazione di idonea garanzia e comunque per almeno 5 giorni nel caso del primo abuso”. I cinque giorni di stop scatteranno, però, tra 21 giorni: “Allo scopo – si legge ancora nel provvedimento dirigenziale – di consentire lo smaltimento delle derrate custodite, evitando un ulteriore pregiudizio economico”.

L’uomo è stato poi ammonito a non commettere altre infrazioni: nel caso di nuova contestazione l’attività sarà chiusa per 10 giorni.


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