Catania, Toni Capuozzo, ritorno in Sicilia: "La guerra non ha mai risolto niente"

Toni Capuozzo, ritorno in Sicilia: “Le guerre non risolvono niente”

LiveSicilia lo ha incontrato a margine del Premio "Torre d'argento". Una bella conversazione sulla nostra isola, sul giornalismo e con un messaggio ai giovani.

CATANIA. “Racconto la guerra. E nessuna guerra ha mai risolto niente e nemmeno lasciato il mondo migliore di quello che era. Toni Capuozzo torna in Sicilia in occasione del Premio “Torre d’argento” consegnatogli a Santa Maria di Licodia. In realtà, in Sicilia è anche residente per via di quella casa acquistata e vissuta (per quanto può) a Pantelleria.
Storie, penne e taccuini: il suo punto di vista dal fronte è sempre stato un osservatorio che ha acceso un’umanità in dissolvenza sospesa tra il dolore e la speranza. Di certo, i suoi collegamenti da inviato hanno acceso curiosità e voglia di saperne di più. 

Ho tanti ricordi – racconta a LiveSicilia -. Brutti e belli. Un pò come la vita, sono tutti ricordi forti. Le guerre sono una cosa orrenda nelle quali la gente dà il peggio di sè e per riflesso anche il meglio: perchè la generosità manifestata in tempi di pace è semplice da esibire. Invece, quando le cose sono difficili la generosità diventa più difficile da mettere in pratica”.

Il giornalismo oggi

Beh sai, magari non è più un giornalismo nel quale mi riconosco ma occorre vincere la tentazione di guardare al passato. Ma vale per tutte le professioni e dobbiamo essere anche un pò più generosi verso il mondo del giornalismo: certo che molte cose sono cambiate.
Meno persone leggono i quotidiani, c’è una crisi evidente. Anche nella televisione i numeri non sono più quelli di una volta: il telegiornale non è più un rito come quello di stare davanti alla tv alle 8.
Ormai ci si informa solo con i titoli, non si legge quasi più.
E per uno della mia generazione è difficile riconoscersi nel giornalismo di adesso. Ma i tempi cambiano: le specie animali che sopravvivono sono quelle che sanno adattarsi al cambiamento.
Vale anche per la nostra professione
”.

“Non imporre mai un giudizio”

In questa professione, non dobbiamo mai avere pregiudizi. Dobbiamo essere capaci di saper raccontare la realtà in tutte le sue sfaccettature senza essere al servizio di una bandiera politica, ideologica o di interesse economico: essere per quanto possibile al servizio unicamente del lettore per farci un’idea o insinuare un dubbio. Non per forza per imporre un giudizio. Meglio aiutare ad essere critici”.

L’amore per la Sicilia

La Sicilia è un’isola che ho scoperto tardi. A scuola la letteratura siciliana mi aveva già spalancato la conoscenza di un mondo. La Sicilia l’ho scoperta per la prima volta facendo il militare nel 1975, tra Messina e Caltanissetta: ho scoperto l’ospitalità dei siciliani e la bellezza della terra. La sua Storia con i musei e i palazzi, la sua cultura con i libri di Sciascia e Bufalino ma anche solo avendo in mente le storie raccontate da Camilleri, il suo cibo: forse sarebbe meglio parlare “delle Sicilie” con le sue declinazioni greche, arabe e normanne.
E come in ogni luogo, è chiaro che esistano i problemi: ma io consiglio sempre agli amici di andare a visitare la Sicilia.
E’ un viaggio infinito”
.

Un messaggio per i giovani

Ai giovani dico di continuare ad aver fiducia nonostante tutto. Arrendersi alle difficoltà non serve a nulla. Certo, gli stiamo lasciando un mondo pieno di difficoltà”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI