Politica

A Catania quella poltrona per tre: il caso interno a “Sud chiama Nord”

di

26 Settembre 2023, 06:01

2 min di lettura

CATANIA – Sarà il 14 dicembre prossimo l’udienza conclusiva del procedimento sull’eleggibilità di Davide Vasta all’Assemblea regionale siciliana. Dopodiché, la corte di Appello di Palermo si riunirà per decidere su una vicenda giudiziale particolarmente complicata e difficile persino da sintetizzare. Una poltrona per tre. Sono tanti, infatti, i protagonisti del caso aperto all’interno del cartello Sud chiama Nord per la provincia etnea all’indomani del voto del 25 settembre 2022. Si tratta dello stesso Vasta (nel frattempo è eletto primo cittadino a Riposto), Salvatore Giuffrida (primo dei non eletti) e Santo Primavera (arrivato alle spalle di quest’ultimo).

Una poltrona per tre

Rimescoliamo le carte e cerchiamo di capire come stanno le cose. Su piani paralleli, corrono contemporaneamente due ricorsi con relative azioni giudiziarie. La prima richiesta è quella presentata da Giuffrida e Primavera contro Vasta, che ha portato a un primo verdetto – emesso lo scorso marzo – avverso all’elezione del deputato Ars (rimasto però in carica poiché nel frattempo ha presentato ricorso in appello). Il motivo della decisione? Perché Vasta, prima di candidarsi, non si sarebbe dimesso dal consiglio di amministrazione della cooperativa Cot, società sottoposta a controllo e vigilanza della Regione siciliana oltre che appaltatrice della stessa Regione e dello Stato.

La seconda azione è stata presentata da Primavera anche contro Giuffrida. La ragione? Perché, in quanto dirigente regionale presso la segreteria generale della Presidenza della Regione, non si sarebbe messo in aspettativa dall’incarico entro il termine previsto dalla legge (90/180 giorni prima dalla scadenza naturale della legislatura), riaprendo gli stessi termini con un atto di aspettativa nullo perché privo di autorizzazione del datore di lavoro.

Articoli Correlati

Una poltrona per tre e l’ineleggibilità

Già lo scorso luglio, la procura della Repubblica presso la corte d’appello di Palermo aveva chiesto l’accoglimento dell’appello incidentale di Primavera su Giuffrida per dichiarare anche la sua ineleggibilità. Nel corso della prima udienza di luglio, il legale di Santo Primavera, Andrea Nunzio Russo, aveva presentato in giudizio ulteriori elementi corroboranti l’ineleggibilità del Giuffrida.

Ma è necessario che Vasta sia dichiarato decaduto in via definitiva per poter procedere alla surroga giudiziale del seggio da parte di Giuffrida e contemporaneamente entrare nel merito della presunta ineleggibilità e dar seguito alla richiesta di Primavera con consequenziale propria surroga.

Pubblicato il

26 Settembre 2023, 06:01

Condividi sui social