Cavani parla sempre chiaro: | “Se non sbagliamo… vinciamo”

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17 Ottobre 2008, 14:10

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L’angelo dalla faccia pulita non è più il ragazzino impertinente che due estati fa pronosticava un Palermo in lotta per lo scudetto. Edinson Cavani, anche se a modo suo, è rientrato nei… ranghi. E un po’ quasi spiace, perché un po’ di sfrontatezza e leggerezza nel calcio non guasta mai. Adesso il talento uruguayano, in compenso, fa il pieno di concretezza, anche in campo. Dove si sbatte e si sacrifica come mai aveva fatto prima in rosanero.

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Responsabilizzato dalle consegne di Ballardini, dalla rivalità che fa bene con il prolifico Miccoli (“Spero che recuperi, averlo accanto è il massimo”, dice Cavani del salentino), dal vuoto lasciato da Amauri e dalla partenza di Colantuono. Non è un mistero che l’ex allenatore del Palermo non stravedesse per lui e non si sarebbe opposto a una cessione. Il club rosanero, invece, punta forte su Cavani. E il diretto interessati ha tutta la voglia di rispondere. Viene dall’altra parte del mondo, il commissario tecnico Oscar Tabarez l’ha convocato, pur senza farlo giocare nelle qualificazioni ai Mondiali. Lui non batte ciglio e dice di volere dedicarsi alla causa rosanero.
“Avverto un po’ di stanchezza per il viaggio intercontinentale – confessa il sudamericano – ma la metterò alle spalle. E non avendo giocato con la nazionale sono pronto per dare il massimo nel derby, una gara a cui i tifosi tengono ma che anche noi calciatori sentiamo molto. Spiace che il nostro pubblico non possa seguirci a Catania, ma andremo a lottare per tenere alto il nome della città, il gruppo vuole ottenere un ottimo risultato”. Quale risultato è presto detto. L’uruguayano parla chiaro come del resto ha abituato tutti. “Vogliamo vincere, vogliamo i tre punti. Puntiamo a sbagliare il meno possibile, a mantenere la costanza degli ultimi risultati. In un derby come questo non c’è niente di semplice, ma vogliamo vincerlo. Il Catania vive un momento felice e mi fa piacere perché è una squadra del sud. Per me sarà la prima volta al Massimino, i compagni mi hanno detto che troveremo un clima difficile, ma siamo pronti e vogliamo vincere”. Se con un suo gol o meno, sostiene, è quasi una sottigliezza. “Per un attaccante come me – ammette – segnare è il massimo, l’obiettivo che mi pongo tutte le volte che gioco, il desiderio di migliorarsi sempre. Però mi interessa il bene del Palermo, è più importante correre per i miei compagni se alla fine si vince”. Rispetto al recente passato, rispetto soltanto all’atmosfera che si respirava nel ritiro estivo, adesso tante cose sono cambiate. Cavani lo fa capire con parole semplici, senza sbruffonerie: “Siamo tutti tranquillissimi. Già da qualche settimana nel nostro spogliatoio si respira serenità e speriamo che continui così”.

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17 Ottobre 2008, 14:10

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