C'è l'Eracle, regia di Emma Dante| Teatro antico, via alle Rappresentazioni - Live Sicilia

C’è l’Eracle, regia di Emma Dante| Teatro antico, via alle Rappresentazioni

Un cartellone fitto, tra commedie e tragedie. Tutti gli spettacoli.

SIRACUSA – È appena partita la 54esima edizione delle Rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa. Davanti a 3mila persone nella millenaria cavea, alle 19 è andato in scena Eracle di Euripide per la regia di Emma Dante.

È la prima delle due tragedie che rappresentano da sempre l’ossatura di una rassegna che quest’anno si arricchisce di altre quattro produzioni, per la durata complessiva di due mesi. E diventa di fatto un festival. L’altra è Edipo a Colono di Sofocle, per la regia di Yannis Kokkos, che esordirà domani: si alterneranno fino al 24 giugno.

Nello spettacolo diretto da Emma Dante, stanno calcando il palcoscenico Mariagiulia Colace (Eracle) Serena Barone (Anfitrione), Naike Anna Silipo (Megara), Patricia Zanco (Lico), Carlotta Viscovo (Teseo), Francesca Laviosa (Iris), Arianna Pozzoli (Lyssa), Katia Mirabella (messaggero), Samuel Salamone (corifeo), Sena Lippi e Isabella Sciortino (figli di Eracle insieme a Pozzoli) oltre alle danzatrici Silvia Giuffrè, Sabrina Vicari e Mariella Celia e le due musiciste Serena Ganci e Marta Cannuscio. “In Eracle – ha spiegato Emma Dante prima di andare in scena – mi interessa la fragilità, perché non è la forza né il potere a renderlo virile. È la sua anima e il suo coraggio a fare di lui un essere umano, non certo i suoi muscoli. È un semidio invincibile solitario e nevrotico, che all’apice della tragedia gira i tacchi ed esce di scena, non cerca il sacrificio della pena per i suoi delitti, ma fugge dal dolore seguendo il consiglio dell’amico del cuore. È umano Eracle”.

C’è la traduzione simultanea in inglese degli spettacoli. I gradoni dell’antico teatro sono coperti solo nella parte superiore da un leggero rivestimento serigrafato, a tutela del monumento e a basso impatto visivo: studiato di proposito dall’Università di Roma Tre in risposta alle prescrizioni della Soprintendenza dettate dagli ispettori Unesco. La parola nuova quest’anno è “festival”. Dopo i 140mila spettatori del 2017 stagione lunga e piena di novità.

Dopo le tragedie, dal 29 giugno all’8 luglio torna la commedia: sarà ‘I cavalieri’, di Aristofane, diretta da Giampiero Solari: nel cast Francesco Pannofino, Antonio Catania e Gigio Alberti. In scena ne I cavalieri anche Roy Paci che ne sta componendo le musiche. Altri tre spettacoli arricchiscono il cartellone: l’11 giugno si inserirà nel calendario ‘Conversazioni con Tiresia’, scritto e rappresentato da Andrea Camilleri appositamente per il teatro greco di Siracusa. Dal 12 al 15 luglio tornerà la commedia ‘Le Rane’ di Aristofane, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti e la comicità di Salvo Ficarra e Valentino Picone. La stagione sarà completata il 18 luglio con ‘Palamede’ scritto e rappresentato da Alessandro Baricco che vedrà tra i protagonisti Valeria Solarino. Tra gli appuntamenti collaterali di prestigio tre conferenze: all’Orecchio di Dionisio, nel parco archeologico della Neapolis, il 31 maggio con Massimo Cacciari, il 28 giugno con Luciano Canfora e il 16 luglio con Alessandro Baricco. Tra gli spettatori della prima, l’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Nel cast di domani, tra gli altri: Massimo De Francovich che sarà Edipo, Sebastiano Lo Monaco (Teseo), Roberta Caronia (Antigone). “E’ una tragedia –le parole di Kokkos sul suo Edipo a Colono – sulle frontiere materiali e metafisiche, sul mistero della libertà umana prima dell’onnipotenza degli dei, della responsabilità, della vecchiaia e della gestione politica della città, “Edipo a Colono” è anche un poema intimo, un viaggio mentale”. La stagione 2018 è incentrata sul tema “La scena del potere”.

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