Centri educativi, Di Gangi (Pd): "Gara revocata, Comune incapace"

Centri educativi, Di Gangi (Pd): “Gara revocata, Comune incapace”

PALERMO
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PALERMO – “L’unico tentativo di uno strumento di prevenzione per il disagio giovanile dell’amministrazione Lagalla viene annullato dopo più di un anno dalla pubblicazione del bando: un segnale gravissimo per Palermo”. Lo dichiara la consigliera comunale del Partito Democratico Mariangela Di Gangi.

“La revoca della gara per gli Spazi Educativi di Prossimità è l’ennesima prova dell’incapacità dell’amministrazione Lagalla di affrontare le vere emergenze della città – continua -. L’unica bozza di strumento per prevenire il disagio giovanile e contrastare le disuguaglianze è stata annullata, lasciando interi quartieri senza risposte mentre l’escalation di violenza giovanile è ormai sotto gli occhi di tutti e tutte”.

“Non siamo stati ascoltati”

“È ancora più grave che tutti i motivi per cui il bando è stato revocato siano gli stessi che avevamo chiaramente sottolineato in fase di presentazione, chiedendo di ritirare e rifare tutto. Se l’amministrazione avesse ascoltato chi vive e lavora nei territori, non si sarebbero perso tempo prezioso. Non servivano le relazioni dei tribunali, purtroppo, per capire quello che nei quartieri accade ogni giorno”.

“Eppure quel bando – continua Di Gangi – era l’unico e maldestro tentativo di intervento previsto per dare una risposta concreta ai ragazzi e alle ragazze dei nostri quartieri. Lo avevamo contestato non solo noi, ma gran parte del mondo del terzo settore palermitano che lavora quotidianamente nei nostri quartieri e che aveva denunciato sin dall’inizio le gravi criticità di un intervento nato male e senza visione. Ma l’amministrazione è stata sorda a ogni suggerimento, ignorando le proposte di miglioramento di quello che si è rivelato, come previsto, un fallimento annunciato”.

“Fallimento inaccettabile”

“Dopo anni di annunci e di un paventato intervento sociale ed educativo da parte del sindaco Lagalla, questa amministrazione non è stata in grado di partorire nulla in questo senso. Un fallimento inaccettabile che denuncia l’assenza totale di competenze e di volontà politica nel rispondere a un’emergenza educativa senza precedenti.

Se l’amministrazione non è in grado neppure di mettere in campo uno straccio di intervento funzionante, allora si faccia da parte. Palermo non può pagare il prezzo delle priorità sbagliate di questa amministrazione. I ragazzi e le ragazze dei nostri quartieri meritano molto di più che incompetenza e continue promesse mancate”.


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