26 Ottobre 2014, 13:42
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PALERMO – A destare l’attenzione del comando di polizia “Politeama” è stato il continuo via vai di un furgone all’interno di un capannone a due passi dalla zona dell’ex Fiera del mediterraneo. Ieri mattina gli agenti hanno deciso di fare irruzione nella struttura ed hanno costatato la presenza d un 55enne palermitano della Zisa che aveva adibito il locale all’allevamento ed alla macellazione di maiali in maniera clandestina.
Il casolare era molto attrezzato. Un pò azienda d’allevamento, un pò improvvisato mattatoio: in quest’area, cella frigo, congelatori a pozzetti, per conservare la carne già macellata o il suino ucciso ma non ancora macellato, ganci d’acciaio appesi al tetto utilizzati a mò di carrucola per compiere l’esecuzione dell’animale, bancone da lavoro da macellaio, diversi taglieri, coltellacci e seghe elettriche. Ovviamente il tutto nelle peggiori condizioni sanitarie possibili. Un’area attigua era stata invece adibita all’allevamento del bestiame .
All’interno di quattro recinti in muratura gli agenti hanno trovato 17 suini di varia taglia, senza alcun tipo di marchio identificativo. La mancata tracciabilità dell’animale e della carne già macellata trovata nel magazzino e l’indiscutibile assenza di ogni requisito in materia igienico-sanitaria e di sicurezza, hanno portato i poliziotti a sequestrare l’intera area ed a denunciare il 55enne per macellazione abusiva.
Il capannone inoltre era alimentato tramite allaccio abusivo, reato di cui dovrà rispondere una donna palermitana che risultata avere avuto in gestione l’immobile prima di consentirne il comodato d’uso gratuito al macellaio clandestino. Indagini sono in corso per chiarire quali e quante macellerie palermitane l’uomo abbia rifornito.
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26 Ottobre 2014, 13:42