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Centrodestra: il vertice, i veti e l’asse Lega-Forza Italia

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08 Agosto 2022, 05:34

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PALERMO – Il centrodestra alla resa dei conti. Difficilmente il vertice unitario di oggi pomeriggio, convocato da Fratelli d’Italia a Palermo, si concluderà con un’intesa. Lo sanno bene i meloniani che attendono che gli alleati riottosi giochino a carte scoperte. I bookmakers puntano le loro fiches sull’asse Lega-Forza Italia. I due partiti non si faranno mettere con le spalle al muro e cercheranno di disinnescare le trappole che i musumeciani hanno disposto lungo il sentiero coltivando la speranza di dare il la al valzer dei veti incrociati per dare forza al bis del Presidente (o comunque per tenere la posizione). 

Gli alleati ripartono dal documento scritto in occasione dell’ultima riunione convocata da Gianfranco Miccichè che mette nero su bianco un punto: di Musumeci non vogliamo più sentirne parlare. Una posizione resa ancora più netta dalle dimissioni 2.0 con dribbling dell’aula “L’ennesimo sgarbo nei confronti del Parlamento e dei partiti”, continuano a mugugnare diversi deputati della fu maggioranza.

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In queste ore il borsino del toto-candidati dà le quotazioni di Miccichè in ascesa. Il suo nome  insieme a quello della manager Barbara Cittadini e della deputata Stefania Prestigiacomo sarà nella rosa che gli azzurri proporranno oggi sul tavolo del centrodestra. 

I salviniani come annunciato dal leader Matteo Salvini proporranno una terna di papabili candidati. Al nome del segretario regionale Nino Minardo e del deputato nisseno Alessandro Pagano si dovrebbe aggiungere (secondo fonti qualificate) quello dell’eurodeputata Annalisa Tardino. La pasionaria del Carroccio nei giorni scorsi ha accompagnato il leader Matteo Salvini nel viaggio a Lampedusa in occasione del quale il Capitano ha fatto l’annuncio sulla terna (senza ovviamente svelare i nomi). L’unico neo riguarda il fatto che in caso di addio al Parlamento Europeo rischierebbe di fare eleggere Igor Gelarda, primo dei non eletti nella lista della Lega ma ormai lontano dai lidi leghisti dopo il matrimonio con Cateno De Luca. Chissà.

Appare meno probabile l’idea, seppure suggestiva, di indicare il nome di Giulia Bongiorno che in Sicilia manca da un po’ (eccezion fatta per gli impegni lavorativi come la difesa di Salvini nel processo Open Arms). E Lombardo? L’eminenza grigia della politica siciliana potrebbe avanzare il nomedel magistrato Massimo Russo (ex assessore regionale) sebbene pare possa gradire anche alcuni nomi che saranno avanzati dagli alleati: Minardo e Miccichè su tutti. Alla fine la pratica siciliana finirà su un altro tavolo, quello romano già domani. Le premesse per scrivere un nuovo capitolo sulle avventure del centrodestra siculo ci sono tutte. E, come sappiamo, colpi di scena e suspence non mancano mai. 

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08 Agosto 2022, 05:34

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