Cgil: "Inchiesta dopo nostra denuncia", Schifani: "Fiducia in Falcone"

Cgil: “Inchiesta dopo nostra denuncia”, Schifani: “Fiducia in Falcone”

Il sindacato: "Una dipendente era stata licenziata per avere attestato il falso sul titolo di studio ma è stata riassunta su pressioni della politica".
L'INDAGINE CATANESE
di
2 min di lettura

CATANIA. “Gli arresti nell’ambito dell’inchiesta sulla Società degli interporti siciliani Spa sono il segnale importante di una macchina che si è messa in moto per fare chiarezza e affermare la legalità nel settore merci e logistica. Auspichiamo che la giustizia su un caso che siamo stati noi a sollevare abbia un corso veloce e che i riflettori sul settore non si spengano”. Lo afferma il segretario della Filt Cgil Sicilia, Alessandro Grasso, sulle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Catania. “Sono state la Filt Cgil Sicilia e di Catania – si legge in una nota del sindacato – con l’allora segretario regionale Franco Spanò e con Grasso nelle vesti di segretario provinciale a denunciare alla Procura di Catania, attraverso il legale Giovanni Inzolia, il fatto da cui è partita l’indagine”. “Una dipendente che è oggi tra gli arrestati – ricorda Grasso – era stata licenziata dall’azienda per avere attestato il falso sul proprio titolo di studio ma è stata riassunta su pressioni della politica dopo pochi giorni. Noi riteniamo che la politica debba occuparsi dei problemi dei siciliani – sottolinea Grasso – invece di fare clientelismo becero. E che la legalità vada affermata in ogni ambito e a ogni livello”. La Filt Cgil “ha pubblicamente più volte denunciato le illegalità nel settore logistica e merci e il rischio di infiltrazioni criminali” e “per questo chiede di non abbassare la guardia e di scandagliare quanto di scorretto e illegale si muove nel settore”.

L’intervento di Schifani

“L’assessore Marco Falcone gode della totale fiducia da parte di questo governo. Quando sarà chiamato sono convinto che avrà modo di chiarire questa vicenda”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ai cronisti sull’indagine della Procura di Catania in cui risulta indagato l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone. L’inchiesta riguarda la società pubblica Interporti, indagato anche l’ex vice presidente della Regione, Gaetano Armao, mentre è stato arrestato l’ex deputato regionale Nino D’Asero. I reati contestato a vario titolo sono corruzione e peculato.

Forza Italia

“Sono certo che l’assessore Marco Falcone potrà chiarire nelle sedi opportune la correttezza del proprio operato, nella vicenda che lo vede indagato a Catania per presunte indebite interferenze su questioni interne alla Società Interporti. Non posso che esortarlo a proseguire con la solita passione e competenza il prezioso lavoro che da assessore all’Economia sta svolgendo in questi mesi al fianco del Presidente Schifani, per dare risposte alle emergenze e alle necessità della nostra Regione.” Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI