Cgil: “Lavoratori vittime |di un’inquietante rappresaglia”

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18 Novembre 2014, 16:29

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CATANIA – “La nostra solidarietà va ai lavoratori vittime di un’inquietante rappresaglia. Il clima di infiltrazione e gli appetiti criminali concentrati nel settore rifiuti, in Sicilia ma non solo, hanno superato i livelli di allarme. Siamo all’emergenza. La sottovalutazione da parte delle istituzioni, anche alla luce degli ultimi sviluppi politici in Regione, ci preoccupa. I lavoratori sono terrorizzati dalle pallottole e dai roghi, e la politica sembra immobile al limite della colpevolezza”, con una nota congiunta Fp-Cgil Nazionale ed Fp-Cgil Catania solidarizzano con i lavoratori della Geo ambiente, che intorno alle 23 di ieri sono state vittima di un atto intimidatorio gravissimo: due uomini, il cui volto era celato da caschi, hanno fatto irruzione nell’autoparco comunale di Adrano, provincia di Catania, dando fuoco a dei mezzi ed esplodendo alcuni colpi di pistola, minacciando i lavoratori di allontanarsi.

“I lavoratori sono giustamente terrorizzati. Il caos politico della Regione e alcune controverse vicende legate alla gestione del ciclo dei rifiuti siciliano, non aiutano a tranquillizzare. È evidente il peso della criminalità in un settore redditizio e colpito da pesanti infiltrazioni. Dal canto nostro – conclude la nota – continueremo a difendere il loro diritto a un lavoro dignitoso, sicuro ed estraneo a logiche criminali. Ma è evidente che senza un cambio di rotta sul piano della legalità nel settore rifiuti, che è urgente e deve interessare le istituzioni a tutti i livelli, il dramma di questi lavoratori resterà immutato. E immutato resterà il diritto negato ai siciliani: servizi pubblici di qualità, presidio di legalità e tutela della salute pubblica”.

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Per il segretario della Camera del lavoro di Catania, Giacomo Rota, “il sindacato da sempre è vicino ai lavoratori non solo in termini di difesa dei diritti, ma anche sul terreno della sicurezza e della legalità, due elementi che non possono venire meno in un territorio, meno che mai nel nostro, già provato dalla crisi, dal precariato e dal peso della criminalità organizzata. Lo siamo anche oggi, e lotteremo perché episodi non debbano mai più ripetersi”

 

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18 Novembre 2014, 16:29

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