Orlando: chi sale, chi scende

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24 Maggio 2012, 17:16

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“Sembra di essere tornati a dieci anni fa”. L’impressione di un dipendente comunale descrive bene l’aria che in queste ore si respira a Palazzo delle Aquile. Aria di nuovo, certo, visto che un cambio del sindaco impone anche una profonda rivisitazione del sistema di potere creato dal centrodestra dal 2001 a oggi, ma non troppo. Perché i nomi che circolano tra i corridoi del Palazzo di Città, i nomi che dovrebbero comporre la nuova geografia della burocrazia comunale, sono per la maggior parte quelli di dirigenti, manager e funzionari storicamente vicini a Orlando. Funzionari e dirigenti che, proprio per l’amicizia con il Professore, sono stati messi ai margini nell’epoca Cammarata e che adesso tornano in auge.

Già ieri il primo cittadino ha avuto una serie di incontri con il Ragioniere generale, il segretario generale e parte della dirigenza di Piazza Pretoria. Summit che saranno propedeutici a un vero e proprio spoil system che rivoluzionerà la macchina burocratica della quinta città d’Italia.

CDA AZIENDE Partiamo dalle società partecipate. I componenti dei cda, seppure di nomina fiduciaria, hanno firmato un contratto che li tiene incollati alle poltrone. Il commissario Latella, per esempio, non osò rimuoverli per evitare ricorsi al Tar, sulla falsa riga di quanto successo sotto la gestione di Guglielmo Serio nel 2000. Orlando, però, potrebbe decidere diversamente anche se in conferenza stampa, l’altro giorno, ha ammesso che qualcuno l’ha già chiamato per rimettere il mandato e ha invitato gli altri a fare lo stesso, per evitare “rimozioni forzate”. Mario Bellavista, presidente dell’Amat, ha già annunciato che rimetterà il mandato nelle mani del primo cittadino e, pare, gli altri siano pronti a seguire l’esempio. Al loro posto potrebbero andare i fedelissimi di un tempo, come Emilio Arcuri, o nuovi orlandiani come Maurizio Pellegrino che ha sostenuto al ballottaggio il Professore.

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DIRIGENTI Più complicata la partita di funzionari e dirigenti. Molti di quelli che costituirono la pattuglia degli orlandiani di ferro negli anni Novanta, infatti, sono andati in pensione e diversi sono entrati nella pianta organica sotto Cammarata. Inoltre, alcuni contratti rinnovati di fresco impedirebbero un completo rimescolamento delle carte. Ma al netto di queste considerazioni, sembra certa la valorizzazione di alcuni nomi che in questo decennio sono stati messi ai margini. Un nome su tutti è quello di Gabriele Marchese, attuale responsabile per i servizi cimiteriali, che potrebbe guidare il prossimo gabinetto del sindaco, ma sono dati in rampa di lancio anche Licia Romano, Roberto Pulizzi, Sergio Maneri e Sergio Forceri. Rischiano un “ridimensionamento” alcuni dei dirigenti-chiave dell’epoca Cammarata, ma dal passato orlandiano, come Giancarlo Galvano o l’attuale capo di gabinetto Sergio Pollicita. Ma da decidere c’è anche il nome del nuovo direttore generale, incarico ricoperto sotto la gestione Latella dal segretario generale Fabrizio Dall’Acqua, e del capo della segreteria del sindaco, oltre che del comandante della Polizia municipale, del Ragioniere generale e del segretario generale.

NUOVA GIUNTA Si terrà oggi, alle 16, la prima riunione di giunta che sarà anticipata dal giuramento dei nuovi assessori davanti al segretario comunale. Una formalità prevista dalla legge; il sindaco, invece, presterà giuramento non davanti al Prefetto, come accaduto sinora, ma davanti al nuovo consiglio comunale che si riunirà entro dieci giorni dalla sua proclamazione che dovrebbe avvenire per metà giugno. Il primo vicesindaco, che resterà in carica sei mesi, sarà Ugo Marchetti che ha la delega al Bilancio.

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24 Maggio 2012, 17:16

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