29 Giugno 2019, 06:02
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PALERMO – Sette anni, revisioni e correzioni, riunioni e incontri. Ma alla fine, nulla di fatto. Il comune di Palermo archivia, almeno per il momento, il progetto di finanza per la costruzione di un nuovo cimitero a Ciaculli: gli uffici, a maggio, hanno infatti scritto una nota alla cooperativa Caec per dire che l’ultimatum dato dall’ex assessore Emilio Arcuri, che aveva chiesto entro marzo di rivedere al ribasso i prezzi dei loculi, è ormai scaduto e che quindi “l’attuale proposta sarà archiviata”.
Una sorta di pietra tombale (è proprio il caso di dirlo) su un progetto che, al di là del merito, rappresentava la speranza di costruire un nuovo campo santo in una città che è alle prese con una cronica carenza di tombe e che puntualmente vede i depositi riempirsi all’inverosimile, con tanto di polemiche e proteste. Costruire un nuovo cimitero richiede milioni e milioni di euro che Palazzo delle Aquile non ha e quindi da anni l’amministrazione va alla ricerca di privati che siano pronti a investire nella costruzione di un impianto che risponda ai bisogni dei palermitani, che devono fare anche i conti con un forno crematorio che funziona a singhiozzo.
Il progetto della Caec risale al 2012: quasi 42 milioni di investimenti in cinque anni (tre per il primo lotto e due per il secondo) per quasi 700 cappelle, altrettanti ossari e quasi 12 mila loculi, il tutto su una vasta area alla periferia della città, al confine con Villabate. Ma il progetto in questi anni è andato avanti a rilento, fra incontri e richieste di modifiche da parte del Comune, che a inizio del 2019 ha posto anche una condizione imprescindibile: troppo cari i prezzi dei semplici loculi, in media quasi 3 mila euro, e quindi da tagliare al ribasso, almeno al livello di quelli applicati dal Comune. Un’ennesima richiesta di modifica a cui però la cooperativa ha risposto chiedendo più tempo per l’adeguamento del progetto, trovando però la negativa dell’amministrazione: “L’urgenza di assicurare ai cittadini una struttura cimiteriale in grado di fronteggiare le continue esigenze di sepolture che attualmente hanno determinato il collasso dei cimiteri esistenti – scrivono gli uffici a maggio – assume carattere di priorità assoluta e non giustifica la continua richiesta di maggiori tempi per l’adeguamento del progetto che non può più essere accolta”. Quindi, se servirà riprogettare l’intervento “per soddisfare le esigenze di natura economica-finanziaria”, i proponenti “valuteranno l’opportunità di ripresentare un nuovo progetto”.
“Dopo tanti anni di attesa – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – il cimitero di Ciaculli rimarrà un sogno per i cittadini. Ci sono voluti ben sette anni per dichiarare inefficace la proposta. La città è stretta nella morsa tra un’amministrazione incapace di risolvere il problema dell’emergenza cimiteriale e l’attesa dei lunghi turni per poter aver diritto a una dignitosa sepoltura. Lunedì alla conferenza dei capigruppo chiederemo l’istituzione di una commissione speciale per poter riattivare il percorso del nuovo cimitero e chiarire quanto è avvenuto e perché la delibera votata dal consiglio comunale non ha avuto seguito con la conseguenza che la proposta è stata tolta dal piano triennale delle opere pubbliche. La città ha il diritto di sapere se e quando inizieranno i lavori per un nuovo cimitero, la prossima settimana nella sezione di bilancio chiederemo di ascoltare in aula l’assessore e il capoarea”.
Tutto da capo, dunque. Anche se l’assessore Roberto D’Agostino non esclude altre strade, che non siano quelle dei privati: “Ora stiamo valutando come procedere – spiega – Ma non è escluso che il Comune possa fare un investimento in maniera diretta, cercando fondi nazionali”.
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29 Giugno 2019, 06:02