Ciancimino jr imputato di calunnia | “Condannatelo a 5 anni e 9 mesi”

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02 Ottobre 2017, 16:19

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PALERMO – La Procura di Caltanissetta chiede la condanna a 5 anni e 9 mesi per Massimo Ciancimino, imputato di calunnia.

Secondo i pm nisseni, Ciancimino jr avrebbe accusato ingiustamente Gianni De Gennaro, sostenendo che l’ex capo della polizia avesse veicolato informazioni riservate a Vito Ciancimino tramite il conte Romolo Vaselli, imprenditore edile, considerato un prestanome dell’ex sindaco mafioso di Palermo.

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L’imputato, teste chiave a Palermo nel processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, avrebbe pure ”incolpato, sapendolo innocente”, Lorenzo Narracci, uomo dei servizi segreti, piazzato da Ciancimino jr al centro delle relazioni fra il padre, Bernardo Provenzano e altri prezzi grossi di Cosa nostra. È la torbida storia in cui nei racconti del figlio di don Vito ha fatto capolino il fantomatico signor Franco o Carlo, figura ormai entrata nella mitologia dell’antimafia. “Siamo fiduciosi che venga fatta giustizia e lo assolvano”, dicono i suoi legali, gli avvocati Roberto D’Agostino e Claudia La Barbera.

Ciancimino, che al processo sulla Trattativa è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, si trova in carcere per scontare la condanna definitiva per avere nascosto della dinamite nel giardino di casa. In primo grado a Bologna è stato condannato a tre anni e mezzo per calunnia nei confronti di un altro agente dei servizi segreti, Rosario Piraino. Dopo la requisitoria del pm Stefano Luciani, è intervenuto l’avvocato Michele La Forgia per la parte civile Narracci. Domani toccherà all’avvocato Francesco Bertorotta nell’interesse di De Gennaro, l’avvocatura dello Stato per il ministero della Giustizia e la Presidenza del consiglio dei ministri. Dopo le arringhe dei difensori, la sentenza.

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02 Ottobre 2017, 16:19

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