La pista ciclabile della discordia | Le strisce ingannano, multa nulla

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14 Maggio 2015, 06:15

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PALERMO – Le strisce stanno lì sul marciapiede. Impossibile negare l’evidenza. E così l’avvocato e ciclista Vincenzo Solli si è visto annullare dal giudice di pace una multa da 41 euro.

Era stato fermato dai vigili urbani e multato perché circolava in bicicletta sul marciapiede di via Libertà. In principio fu Leoluca Orlando, nella sua prima sindacatura, a deliberare l’istituzione della pista ciclabile nel tratto tra la Statua e via Notarbartolo. Quando Il sindaco lasciò per candidarsi alle Regionali, al suo posto arrivò Guglielmo Serio che decise di abolire la pista ciclabile: troppo pericolosa la convivenza fra pedoni e ciclisti.

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Solo che le strisce non furono cancellate né su ordine di Serio, né del suo successore Diego Cammarata e neppure dello stesso Orlando, tornato a Palazzo delle Aquile nel 2012. Il giudice di pace ha preso atto della difesa di Solli. L’avvocato era convinto, vista la presenza delle strisce, che la pista ciclabile fosse ancora in vigore. Insomma, la mancata cancellazione delle linee parallele ha tratto in inganno il ciclista. Risultato: multa annullata.

E in futuro? Delle due l’una: o il sindaco provvederà a fare sparire le strisce oppure i ciclisti si sentiranno sempre autorizzati a circolare in bici sul marciapiede lungo il tratto dalla Statua al via Notarbartolo. Nel secondo caso, le eventuali multe dei vigili saranno carta straccia.

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14 Maggio 2015, 06:15

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