21 Febbraio 2015, 06:39
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PALERMO – Cimiteri pieni, posti sempre più radi, bare che si accumulano aspettando in deposito una sistemazione, un Comune costretto da anni a requisire quelli privati e due progetti di finanza che potrebbero vedere presto la luce. Tra le tante emergenze di Palermo c’è anche quella dei camposanti che, nel capoluogo siciliano, sono ormai saturi anche per quanto riguarda la nuda terra.
Una situazione certamente non nuova, ma che col passare del tempo si sta aggravando sempre di più: tra i Rotoli, Santa Maria di Gesù e i Cappuccini i posti sono quasi esauriti, specie a Vergine Maria dove l’amministrazione ha dovuto fare i conti prima con la fragilità del costone roccioso, che ha portato alla chiusura di un’area, poi con il funzionamento a singhiozzo del forno crematorio. E dire che i Rotoli è l’unico sito che ha un campo di inumazione, anche se qui sorge un altro problema: utilizzando le bare zincate e non forate, a differenza del passato, si impedisce la mineralizzazione del corpo, il che significa non poter riutilizzare lo stesso fosso a distanza di tempo.
Anche per questo Palazzo delle Aquile dal 2010 usa temporaneamente i loculi all’interno delle tombe private ad “uso deposito”, ma anche questa misura comincia a non essere più sufficiente: a Palermo vengono tumulate circa 25 salme al giorno, di cui giornalmente 15 vengono sistemate in sepolture private per un totale di 27.000 circa negli ultimi 5 anni. Il problema è che, di fatto, si sta arrivando all’esaurimento anche di questi posti anche per via della mancata foratura dello zinco.
“Nonostante il consiglio comunale abbia approvato una mozione che modifica il regolamento dei Servizi cimiteriali e impegna il Comune a dotarsi di un secondo e più moderno forno crematorio, e a predisporre spazi più ampi per il commiato, i funerali civili e i giardini della memoria, aree destinate alla dispersione delle ceneri, ad oggi il problema non è stato risolto – dice il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Federico – le problematiche nei cimiteri di Palermo pesano sulle famiglie colpite dal lutto, ma soprattutto rappresentano un’emergenza igienico-sanitaria per l’intera cittadinanza. L’assessore non può occuparsi solo di pedonalizzazioni, pensi anche ai cimiteri”.
L’unica soluzione è costruire nuovi cimiteri o ampliare quelli esistenti. Esistono due progetti di finanza presentati al Comune, quindi finanziati da privati: uno prevede l’ampliamento di Santa Maria di Gesù, con 15mila posti circa in più e un nuovo forno crematorio, ma aspetta ancora i pareri di Asp e Sovrintendenza; l’altro il nuovo impianto di Ciaculli, la cui delibera dovrebbe arrivare al consiglio comunale entro febbraio. Quest’ultimo progetto sarà nuovo di zecca e compatibile anche dal punto di vista ambientale. “Siamo in emergenza da anni, più passa il tempi e più si alza il livello di saturazione – dice l’assessore Giusto Catania – la novità è che questa amministrazione sta facendo il nuovo cimitero”.
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21 Febbraio 2015, 06:39