12 Giugno 2021, 06:12
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PALERMO – I cimiteri di Palermo hanno bisogno di aiuto e il Comune arruola volontari, partendo dai boy scout. Ragazze e ragazzi, dai 16 anni in su, a cui chiedere di accogliere i diversamente abili o le persone anziane che vanno a visitare i propri cari, aiutarli a percorrere i viali più stretti o a cambiare l’acqua dei vasi, buttare i fiori marci che appestano l’aria nelle strutture temporanee che ospitano oltre 900 bare in attesa.
L’iniziativa è dell’assessore Toni Sala che giovedì scorso ha scritto ad alcuni gruppi scout, annunciando l’intenzione di creare una rete di volontari che renda più accoglienti non solo l’impianto dei Rotoli ma anche i Cappuccini e Santa Maria di Gesù. “Vi chiediamo, ispirati dal motto del vostro fondatore Baden Powell, di aiutarci ‘a lasciare il mondo un po’ meglio di come l’abbiamo trovato’ – si legge nella missiva – partecipando alla costruzione di una rete di volontari a supporto dei cimiteri comunali”.
Un appello a cui i gruppi scout, almeno informalmente, hanno risposto in modo positivo: non è chiaro quanti saranno i ragazzi coinvolti, ma l’età minima sarà di 16 anni. “Ci stiamo muovendo su due piani – spiega l’assessore Sala – Da un lato seppellire tutte le salme in attesa attraverso interventi di breve, medio e lungo termine, ma dall’altro migliorare il decoro di questi luoghi visitati spesso da persone anziane o con problemi di deambulazione”. Il Comune inizierà dagli scout, anche se l’intenzione è di allargare la rete chiedendo ai volontari di impegnarsi nei periodi di maggiore affluenza e in occasione di alcune festività, non solo accogliendo i familiari dei defunti ma anche rimuovendo l’acqua e i fiori secchi.
“La nostra idea è di partire già a giugno – continua Sala – I cimieri sono spesso visti come luoghi estranei alla città e invece dobbiamo sentirli come parte integrante, di cui prenderci cura. Servono decoro, pulizia e accoglienza: le persone che vanno a visitare i propri cari e vivono già una situazione di dolore e sofferenza non possono trovare anche difficoltà nel percorrere i viali o nel salire su una scala o, peggio, essere infastiditi da rifiuti e cattivi odori di fiori ormai appassiti”.
L’emergenza però ha bisogno anche di interventi d’urto per accorciare la lista delle bare in attesa, che ha ormai sforato quota 900. Il sindaco Leoluca Orlando ha firmato un’ordinanza con cui si attua il protocollo d’intesa con Sant’Orsola revocando 449 concessioni perenni, contro cui nessuno ha mosso obiezione, e in cui collocare altrettante salme in attesa. “Ho chiesto agli uffici comunali di organizzare le operazioni di trasporto in modo che siano celeri ed efficienti – aggiunge l’assessore Sala – Contatteremo le famiglie chiedendo se vogliono aderire a questa possibilità, grazie alla quale potranno acquistare un loculo a Sant’Orsola, che è gestito da una fondazione privata, allo stesso prezzo dei Rotoli, cioè 800 euro circa. La differenza sarà a carico del Comune”. Un obiettivo ambizioso che, se raggiunto, consentirebbe entro l’estate di dimezzare le bare in deposito.
La situazione però resta critica, come ha ammesso anche il Capo di Gabinetto Sergio Pollicita ascoltato dalla Quarta commissione una settimana fa. “Gli sforzi contano ma i risultati sono più importanti e ad oggi sono mortificanti – ha detto Pollicita – Lottiamo contro i mulini a vento, il cimitero dei Rotoli è saturo, siamo senza bilancio e ci ritroviamo a rimbalzare contro un muro di gomma. I 489 loculi fuori terra non possono andare a gara perché non è stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche, così come il campo di inumazione che potrebbe contenere 109 posti, pur avendo i soldi a disposizione. Non ci sono invece le risorse per utilizzare il parcheggio adiacente a Santa Maria di Gesù”.
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12 Giugno 2021, 06:12