Politica

Cinquestelle, nervi tesi in chat |Guerra tra Giarrusso e Corrao

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09 Giugno 2020, 05:58

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PALERMO – Eletti un anno fa al Parlamento europeo sotto la bandiera del Movimento cinque stelle, con una manciata di voti di differenza, ma non si sono mai piaciuti: Ignazio Corrao, grillino della prima ora che sta vivendo la sua seconda esperienza a Bruxelles, e Dino Giarrusso, ex ‘Iena’ arrivata in un secondo tempo nella famiglia pentastellata. Nelle ore successive alla sospensione di un mese inflitta dai probiviri a Corrao la tensione tra i due ha raggiunto i livelli di guardia, fino a un durissimo scontro in una chat davanti ad attivisti e big siciliani del movimento.

Giarrusso attacca a testa bassa e ricorda che Corrao e gli altri due europarlamentari, Rosa D’Amato e Piernicola Pedicini, votando ‘no’ alla risoluzione sul pacchetto di interventi comunitari (tra cui il Mes) per combattere la crisi da coronavirus “non hanno rispettato il regolamento” interno perché quel voto è stato espresso “in dissenso dal gruppo”. Giarrusso mette in fila la votazione recente con il ‘no’ espresso da Corrao rispetto alla Commissione von der Leyen. Una puntualizzazione che non va giù all’eurodeputato alcamese e così il botta e risposta, intercettato da Livesicilia, si fa subito aspro: “Giarrusso è pronto a chiedere sanzioni nei confronti di tutti quelli che hanno votato in maniera difforme nel M5s o la sua intransigenza vale solo per attaccare me?”, si chiede Corrao che più volte in chat bolla come “provocazioni” le frasi del collega.

Tra i due non corre buon sangue da tempo. Nel novembre 2019, quando Corrao votò No alla Commissione presieduta da Ursula von der Leyen (“squadra peggio della commissione Juncker”, disse), fu Giarrusso a segnare l’episodio con la penna rossa e dopo qualche settimana un audio pubblicato da Il Fatto Quotidiano rivelò l’attacco dell’ex ‘Iena’, andato in scena in una riunione con alcuni attivisti, contro la scelta di Giancarlo Cancelleri di volare a Roma per l’incarico di vice ministro delle Infrastrutture e lasciare l’Assemblea regionale siciliana: secondo Giarrusso, che in quell’occasione lamentò l’assenza di proteste da parte degli attivisti, per quella nomina avrebbe spinto anche Corrao.

Vecchie ruggini che la sospensione arrivata pochi giorni fa dopo il voto sul pacchetto di interventi europei ha ravvivato e così in chat i due non si risparmiano i colpi, con Corrao che a un certo punto sbotta direttamente contro il collega e parla di “coltellate” ricevute da parte di quest’ultimo. A Giarrusso non va giù l’interpretazione data da molti nelle ultime ore secondo cui il provvedimento contro Corrao sarebbe un avvertimento nei confronti di Alessandro Di Battista. L’eurodeputato alcamese, infatti, sembra essere finito nel mirino dei vertici del Movimento cinque stelle per avere firmato ad aprile l’appello di Di Battista che chiedeva di bloccare alcune nomine ai vertici delle aziende di Stato: “Credo che raramente ci sia stata una così evidente mistificazione della realtà – osserva Giarrusso -. Che c’entra quell’appello con i fatti contestati dai probiviri?”.

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Corrao invita ancora una volta il collega a utilizzare la sua “intransigenza” per tutti e ricorda all’interlocutore le “centinaia di voti difformi su cose ben più gravi di una risoluzione in cui peraltro – ricorda – abbiamo difeso il nostro programma”. E ancora rivolgendosi a Giarrusso: “Se utilizzi le regole solo per attaccare me non fai altro che confermare quel che ho sempre pensato tu sia”. Nella sua replica l’eurodeputato catanese spiega di non volere polemiche con “l’onorevole” Corrao e di non avere intenzione di rispondere “a questa né ad altre provocazioni disseminate da settimane nelle chat in cui è rientrato”.

La tensione è alle stelle e Giarrusso chiama in causa anche Cancelleri che è presente in chat ma che non si esprime sulla vicenda invitando i duellanti a “evitare” di usare la chat “come terreno di scontro”. Sulla stessa linea il parlamentare regionale Antonio De Luca, che interviene nella veste di ‘facilitatore’ per le Relazioni interne. Il deputato messinese invita i duellanti ad affrontare la questione fuori dalla chat e a “mettere da parte ogni diatriba in nome del bene comune”, ma il tentativo di gettare acqua sul fuoco risulta vano. “Mi offendi – risponde Giarrusso -, non ho mai avviato diatribe: ho elencato dei fatti in maniera asettica e serena”. Un riferimento, ancora una volta, alle regole del movimento “violate” da Corrao e dagli altri due eurodeputati pentastellati: “Visto che hai tanto tempo libero e lo usi per attaccare me, dedicandoti in pieno a parlare sempre di polemiche interne, cerca di essere coerente e vatti a cercare tutti i voti difformi a tutti i livelli”, chiude ancora una volta Corrao che non farà ricorso contro la decisione dei probiviri: “Si guarda avanti”, è il ragionamento fatto più volte in queste ore.

La partita decisiva, infatti, sarà quella degli stati generali del Movimento cinque stelle, saltati per via dell’emergenza coronavirus. Dovrebbero tenersi entro la fine del 2020 e il ritorno in campo di Di Battista sembra ormai scontato: tornerà per conquistare la leadership e Corrao ha già detto esplicitamente che gli stati generali saranno l’occasione “per cambiare in meglio il Movimento cinque stelle”.

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09 Giugno 2020, 05:58

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