PALERMO – La parola fine in qualche modo l’ha apposta il campo domenica scorsa. Al ‘Bentegodi’ di Verona il Palermo ha certificato la sua retrocessione in serie B con tre turni di anticipo rispetto alla fine del campionato chiudendo difatti l’era di Maurizio Zamparini in rosanero come presidente del club di viale del Fante dopo quindici anni in sella. Un esito già scritto diversi mesi fa, addirittura all’inizio di quella stagione poi rivelatasi fallimentare, con il massimo dirigente friulano incapace, per sue colpe e per errate consulenze, di valutare con obiettività una rosa che già nelle premesse aveva sollevato parecchi dubbi sulla tenuta tecnica e fisica di un campionato di A in cui tutte le dirette concorrenti era corse ai ripari per rinforzarsi mentre i rosa stavano a guardare sfuggirsi obiettivo dopo obiettivo.
Una mancanza madornale pagata successivamente a caro prezzo dal gruppo chiamato ad un campionato deludente e da una tifoseria che fino all’ultimo ha creduto nella possibilità di una salvezza in extremis, così come quella conquistata al fotofinish la passata stagione da Davide Ballardini senza però riuscire mai a dimostrare d’essere in possesso di quel carattere messo in pratica da Davide Nicola ad esempio col Crotone. Ciò che resta sono dunque i tanti rimpianti per un’annata gettata al vento e che vede, com’è ovvio, protagonista negativo l’attuale proprietario delle quote di maggioranza della società.
Perchè in effetti, nonostante le tantissime voci che si sono rincorse in merito alla chiusura del closing fra Paul Baccaglini (e la società che sta alle sue spalle) e Maurizio Zamparini, in molti restano ancora col fiato sospeso visto che la data del 30 aprile, stabilita dallo stesso Baccaglini per imporsi una dead line lo scorso marzo, e lontana più di una settimana e giunta all’attenzione dei media quai in immediato con un comunicato in cui sembra ascoltare proprio le parole di quello che a breve sarà l’ex proprietario della società rosanero: “Il closing deve avvenire come convenuto – si legge nel comunicato -entro la fine di questa corrente settimana, permettendo il passaggio di proprietà. Questo è l’impegno preciso che si è avuto dal Presidente Baccaglini e dal gruppo finanziario che sostiene l’operazione.
Se nemmeno in occasione del match di domenica prossima con il Genoa arriveranno notizie confortanti sul versante closing dunque Zamparini allungherà anche alla sfida contro i rossoblu il suo personale record da dirigente rosanero. Queste ore che separano dunque il friulano doc da un addio definitivo ai colori rosanero verranno impiegate dal patron, probabilmente nella sua casa d’Aiello del Friuli, nell’attesa di un ok da Palermo atteso da tutti, lui in primis, ma allo stesso tempo nella sua mente a tutti i bei momenti vissuti in questi ultimi tre lustri sotto l’ombra del Monte Pellegrino.
