Confermata la Caffo:| "Riconosciuta professionalità" - Live Sicilia

Confermata la Caffo:| “Riconosciuta professionalità”

Secondo quanto conferma Fulvia Caffo a LivesiciliaCatania, "il nuovo direttore generale dei Beni Culturali ha sanato le mere irregolarità riscontrate dal Tribunale del lavoro di Messina".

Soprintendenza ai beni culturali
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CATANIA – Il Dirigente Generale dei Beni Culturali Rino Giglione ha confermato la nomina di Fulvia Caffo a Soprintendente per i Beni culturali di Catania. La nomina dell’architetto, nota per la sua esperienza, era stata sospesa dal Tribunale del lavoro di Messina, accogliendo parzialmente il ricorso di Salvatore Scuto ex sovrintendente di Messina che aveva chiesto di essere trasferito a Catania e che invece è stato spostato ad Enna e, dopo aver rifiutato l’incarico, è finito a fare il collaboratore del museo di Palazzolo Acreide.

Spiega Fulvia Caffo a Livesicilia: “Sulla base delle risultanze della rinnovata procedura di attribuzione degli incarichi dirigenziali, che non ha natura concorsuale, ed in virtù della comparazione curriculare dei due candidati, è stata ribadita “la specifica e approfondita esperienza e conoscenza dell’arch. Caffo del patrimonio dei beni culturali e paesaggistici del territorio della provincia di Catania, maturate negli anni dal 1999 al 2010 presso la Soprintendenza di Catania in qualità di Dirigente prima di Sezione e poi di Servizio, risultando tra le attività espletate anche quella di referente scientifico per la redazione di parte del Piano Paesaggistico di Catania, strumento ancora da adottarsi ai sensi e per gli effetti dell’art.143 del Codice dei beni culturali e del Paesaggio e il cui iter approvativo deve essere ancora definito”.

Il Tribunale del Lavoro aveva condannato l’operato della Regione ritenendolo colpevole di non aver tenuto conto dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione nella valutazione dei curricula e nel mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio di Scuto.

Adesso, secondo quanto comunica la Caffo, la vicenda è stata superata dopo un’analisi scrupolosa dei curricula.

“Il Dirigente -conclude la Soprintendente di Catania- ha sanato le mere irregolarità formali ritenute dal Tribunale, esplicitando le ragioni che l’avevano indotto alla scelta dell’arch. Caffo a Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania, ossia il possesso dei requisiti più confacenti allo specifico incarico”.

 


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