15 Novembre 2011, 07:04
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Va da sè che l’offerta di Raffale Lombardo a Rita Borsellino, la sua insistenza sul tasto della grande allenza, è una polpetta avvelenata, destinata a sortire effetti. Se la signora accetta il dialogo perderà l’aura intangibile che l’accompagna e l’accuseranno, a torto o a ragione, di procedere lungo un sentiero di sconfessione delle proprie affermazioni. Se rifugge, ci sarà un cavallo alternativo da piazzare alle elezioni, in nome dell’alleanza Pd-Terzo Polo, o comunque Rita Borsellino porterà la croce di una eventuale sconfitta. Lo ha ricordato ieri Antonello Cracolici: non sono i candidati a decidere le coalizioni. Né, seguendo il principio di realtà, si può rifiutare all’infinito il sostegno di qualcuno.
La candidata alla primarie, di suo, ci ha messo una replica goffa, è cascata nella rete. Quella battuta secondo cui sarebbe pronta a dialogare “ma io non lo chiamo” è stata un autogol, un capolavoro di autolesionismo, un’autostrada aperta. Infatti, dieci minuti dopo, ci si è infilato Faraone col suo corrosivo: “Lombardo e Borsellino? Due fidanzatini…”. Uno a zero per lui.
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15 Novembre 2011, 07:04