Con il catanese Trischitta | nei luoghi de “Il padrino”

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12 Aprile 2013, 10:54

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Locandina del workshop

Catania – Un luogo può essere fonte di ispirazione poetica. Può stuzzicare emozioni sopite e portare alla luce parti della personalità di ognuno di noi destinate, diversamente, a rimanere celate. La Valle D’Agrò e i luoghi de “Il Padrino”, dal prossimo weekend, diventano protagonisti del workshop di scrittura creativa organizzato da Domenico Trischitta. Nelle intenzioni dello scrittore catanese c’è quella di rendere il corso un laboratorio permanente, in grado di unire l’aspetto formativo con quello più incentrato alla valorizzazione del territorio siciliano.

La creatività è innata nell’uomo o un luogo può aiutare a solleticarla?

“Credo che il luogo aiuti tanto. Il workshop, attraverso il contatto con la natura e la visione di alcuni edifici architettonici, intende attenzionare meglio tutte quelle emozioni che il più delle volte rimangono sopite. Il corso nasce, infatti, per gruppi di persone che non superano le 8 unità e si basa sull’esperienza di un giorno maturata all’interno della casa delle parole, una costruzione immersa nella Valle D’Agrò a pochi chilometri da Taormina. Una delle zone più suggestive dell’Isola, lontana dal turismo di massa”.

Qual è il programma del corso?

“Si divide in diversi step. Inizialmente rifletteremo su come rendere soggettive le emozioni oggettive, su come è possibile cioè riconoscerle esercitandosi sulla capacità di esternazione orale. Intorno alle 11 ci sarà la prima pausa caffè e la visita della chiesa di San Pietro e Paolo, raro esempio di architettura che racchiude tre differenti stili: l’arabo, il normanno e il bizantino. Dopo si ritornerà in sede per vedere se l’escursione ha suscitato particolari sensazioni e, alle 14, pausa pranzo con la possibilità di assaporare piatti tipici siciliani. Nel primo pomeriggio continueremo il viaggio tra le tecniche di narrazione concentrandoci su come è possibile strutturare un romanzo: il plot, i personaggi, i tempi, le pause, individuazione dello stile. Dalle 17 in poi visita di Savoca, la città delle mummie e de “Il Padrino” di Francis Ford Coppola con un passaggio obbligato all’interno dello storico Bar Vitelli, luogo che racchiude i maggiori ricordi fotografici della zona”.

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In termini di utenza si nota già particolare richiesta?

“Al momento, c’è l’interesse da parte degli enti turistici. I tour operator, probabilmente, inseriranno il corso all’interno dei loro pacchetti, non solo al livello nazionale ma anche internazione in quanto per i viaggiatori rappresenta la possibilità di conoscere scorci siciliani non frequentati dal turismo classico”.

Lei è scrittore, giornalista e drammaturgo. Nella sua esperienza i luoghi che ha scelto per il workshop l’hanno già ispirata?

“Ho un rapporto molto personale con la Valle D’Agrò. Ne sono innamorato da oltre un ventennio tanto è vero che, di recente, ho acquistato una casetta in zona. C’è sempre stata in me un’attrazione innata verso quei luoghi e solo negli ultimi anni ho scoperto il perchè: il mio bisnonno era nato lì”.

 

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12 Aprile 2013, 10:54

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