Concordia, trovati resti umani| Forse della siciliana Trecarichi

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06 Agosto 2014, 20:27

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GENOVA – Al secondo giorno di ricerche il relitto della Concordia restituisce ossa e un teschio. Il ritrovamento arriva a metà pomeriggio. A individuare i resti umani sono i sommozzatori dei vigili del fuoco che subito avvertono il magistrato di turno in procura a Genova. Sul posto arrivano i carabinieri della ‘squadra rilievi’ del nucleo investigativo di Genova per prendere in custodia teschio e ossa di una mano. Il pensiero va a Russel Rebello, il cameriere indiano, l’unico disperso del naufragio di Costa Concordia al Giglio, avvenuto venerdì 13 gennaio 2012. Rebello è la 32/ma vittima di quel disastro. Impossibile dire, al momento, se le squadre impegnate nelle ricerche hanno compiuto la loro missione: ritrovare il cameriere indiano per permettere al fratello Kevin di dargli una degna sepoltura. Obiettivo primario, il ritrovamento di Russel, anche per il responsabile della Protezione civile, Franco Gabrielli.

Ma è molto più probabile che quei resti non siano di Russel. Le ossa sono state ritrovate sul ponte 3, in una zona dove mesi fa, durante le ricerche sul relitto al Giglio, venne recuperato il cadavere mutilato della signora siciliana Maria Grazia Trecarichi. Le custodiva il locale lavaggio stoviglie. La protezione civile ha informato i familiari della donna e dell’indiano. Ma servirà l’esame del dna per stabilire a chi attribuire quelle ossa. Anche se tutto fa propendere che siano resti della Trecarichi che venne trovata decapitata e senza una mano. I resti saranno trasferiti a Medicina legale. Durante il secondo giorno di attività, le ricerche si erano concentrate nella zona poppiera del ponte 4, dove, secondo le testimonianze di chi ha operato al Giglio, poteva trovarsi Rebello nel momento in cui la nave si adagiava sul fianco dritto sulla scogliera del Giglio. Qui sono stati impegnati i vigili del fuoco, del nucleo sub della Guardia costiera, i sommozzatori della Guardia di finanza. Le squadre si muovono tra fango, suppellettili rovesciate. Altri sommozzatori dei vigili del fuoco e i palombari della Marina militare hanno fatto un sopralluogo sui ponti 2 e 1 per individuare l’area più idonea ad ospitare la piattaforma operativa per le attività subacquee sul ponte 1, ancora completamente sommerso. La visibilità in acqua è migliorata, un aspetto che faciliterà le ricerche.

Sarà sottoposto a raggi X e a una tac il cranio trovato ieri sul ponte 3 del relitto della Concordia per stabilire con certezza se sia di uomo o donna. Dal risultato delle indagini macroscopiche il medico legale Alessandro Bonsignore ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di una donna sia per la dimensione del cranio sia per l’angolo mandibolare che per la conformazione della fronte. Se gli accertamenti confermassero l’ipotesi del medico legale, potrebbe trattarsi del cranio di Maria Grazia Trecarichi, la donna siciliana il cui cadavere mutilato era stato trovato sul ponte 3 nella zona dove ieri è avvenuto il ritrovamento delle ossa.

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Ho saputo, ieri, dalla Protezione Civile del ritrovamento del teschio. Sono davvero preoccupato per mia figlia: so che questa cosa rinnoverà il suo dolore. Sta cercando di lasciarsi alle spalle la tremenda esperienza vissuta e questo non l’aiuterà”.   Così Elio Vincenzi, marito di Maria Grazia Trecarichi, la donna di Leonforte (En), morta nel naufragio della Concordia, commenta il ritrovamento di un teschio che, secondo gli esperti, potrebbe essere della moglie. La figlia della coppia, Stefania, si salvò. Finora della donna erano stati ritrovati solo alcuni resti che, dopo l’esame del dna, hanno consentito comunque la celebrazione del funerale e la sepoltura.   “Mi hanno detto -spiega – che ci sono buone probabilità che si tratti di mia moglie. Io ho sentito il fratello di Russel Rebello (il cameriere ancora disperso ndr) e gli ho augurato di trovare i suoi resti per potergli dare finalmente sepoltura”.

(fonte ANSA)

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06 Agosto 2014, 20:27

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