Esposto contro il centro commerciale

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23 Ottobre 2012, 14:38

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L’annuncio di Confcommercio Catania per fare luce sulla vicenda: “Irregolare la Conferenza dei servizi del Comune”

CATANIA – Un esposto alla Procura della Repubblica perché si faccia luce sulla realizzazione di un nuovo centro commerciale in contrada Palazzello, a pochi centinaia di metri dallo svincolo Motta Sant’Anastasia sull’autostrada Catania – Palermo.

Lo presenterà domattina Confcommercio Catania, denunciando presunte irregolarità nella convocazione della conferenza dei servizi presso l’aula consiliare del Comune di Motta, che lo scorso 18 ottobre ha espresso parere favorevole all’apertura della struttura commerciale, un outlet, da parte della società IMFRA INVEST s.r.l.

Per l’associazione dei commercianti etnea, infatti, vi sarebbero alcuni elementi poco chiari che potrebbero far ravvisare ipotesi di reato, tra i quali abuso di ufficio.

“Il Comune di Motta Sant’Anastasia – si legge nell’esposto – ha convocato la conferenza dei servizi in modo difforme da quanto previsto dalla normativa vigente, avendo omesso di invitare il Comune di Camporotondo Etneo, le organizzazioni dei lavoratori e le organizzazioni dei consumatori”.

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La convocazione, dunque, non avrebbe rispettato la normativa sul commercio: un vizio che, secondo Confcommercio, avrebbe dovuto fare saltare la seduta. Non solo, la conferenza dei servizi doveva essere riconvocata -secondo la Confcommercio- rispettando le modalità previste dalla legge regionale 28/99, cioè in altra data.

L’associazione dei commercianti aveva anche chiesto, ma non ottenuto, che la conferenza dei servizi fosse convocata dopo la decisione del CGA sull’appello alla sentenza del TAR che, prima dell’estate, aveva dato ragione alla IMFRA INVEST, disponendo il riavvio dell’iter procedurale.

“La conferenza è andata avanti lo stesso, nonostante avessimo evidenziato alcuni errori – spiega Pietro Agen, presidente regionale Confcommercio. Una fretta sospetta di arrivare ad autorizzare l’apertura del parco commerciale che non ci ha convinto e che ci ha messo in allarme. Riteniamo che il modus operandi non sia stato conforme alla legge – aggiunge – ma sarà la magistratura a stabilire se si possano configurare atti e comportamenti penalmente rilevanti, quali l’abuso d’ufficio”.

Trentacinque mila metri quadrati di cemento, oltre 100 mila di superficie impermeabilizzata in modo definitivo, 163 botteghe: questi i numeri del progetto che dovrebbe sorgere nel centro della Piana di Catania, vocata all’agricoltura, grazie a una variante al PRG ottenuta dalla ditta costruttrice.

“Un’enorme speculazione edilizia – conclude Agen – che metterà in crisi l’intero sistema e che danneggerebbe ulteriormente il settore, in particolare il commercio di prossimità dei centri urbani dove si moltiplicano le botteghe chiuse”

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23 Ottobre 2012, 14:38

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