CALTANISSETTA – Una confisca dal valore di oltre 11 milioni di euro è stata eseguita dai militari della Guardia di finanza di Caltanissetta nei confronti di Maria Antonietta dell’Edera e Katia La Placa, rispettivamente moglie e figlia di Vincenzo La Placa, pregiudicato di Resuttano morto nel 2009 ed indicato come un “cane sciolto” vicino alle famiglie malavitose con cui spartiva affari anche se non ne avrebbe mai fatto parte.
Dalle indagini è emerso anche che madre e figlia avessero rapporti con Tony Ciavarello, genero del boss di Cosa Nostra Totò Riina (marito della figlia Maria Rosa) il quale prestava servizio presso una delle due aziende confiscate le territorio di Resuttano.
Confiscate due ville di lusso a Resuttano e Villasanta, provincia di , 250 ettari di terreno tra Palermo, Enna e Caltanissetta, due aziende agricole a Resuttano, una società di vendita all’ingrosso con sede a Napoli, quote e partecipazioni societarie, conti correnti a Milano, Roma e Caltanissetta, 200 capi di bestiame, mezzi agricoli e 50 tonnellate tra sementi e mangimi.
Le indagini, iniziate nel gennaio 2012, hanno fatto emergere una netta differenza tra i redditi dichiarati ed il reale patrimonio dichiarato dalla moglie e dalla figlia di Vincenzo La Placa, fino al 2009, anno della morte, nel mirino delle forze dell’ordine, perché accusato di danneggiamento, furto, riciclaggio, peculato, truffa, commercio di sostanze nocive, abusi edilizi e reati fiscali ed ambientali.
