Consiglio, l'appello di Zappalà |"Se dura impasse, si torni al voto" - Live Sicilia

Consiglio, l’appello di Zappalà |”Se dura impasse, si torni al voto”

L'esponente democratico lancia l'allarme. "Se la maggioranza non c'è più - scrive -è inutile trascinare la città in un vicolo cieco".

il consigliere del pd
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CATANIA – Sedute deserte, consiglieri svogliati, assenti. E una città, sullo sfondo che sembra non stancarsi mai di chiedere attenzioni e risposte. E una riflessione: “Mancano 8 mesi alla fine del nostro mandato…e mi sembra che stiamo ” tirando a campare”. A farla non è un esponente dell’opposizione, ma uno della maggioranza che sostiene Enzo Bianco, un esponente del centrosinistra che di senato cittadino ne sa molto, essendo il più longevo tra i consiglieri.

A parlare è infatti Lanfranco Zappalà, consigliere del Pd, che lancia un appello ai colleghi, ma soprattutto al primo cittadino e alla sua Giunta, per l’impasse che in Consiglio dura ormai da mesi. “Cosa stiamo aspettando? – si chiede. C’è un Consiglio comunale morente; c’è un rapporto Giunta /Consiglio da tempo sfilacciato, ma soprattutto non c’è più quel dialogo con la Città. La gente è stanca nel vedere una politica sorda, che non ascolta i bisogni della gente, le aspettative, le esigenze. Mancano 8 mesi alla fine del nostro mandato…e mi sembra che stiamo ” tirando a campare” – chiosa.

Una situazione pazientemente descritta dai cronisti sui giornali cittadini: aula spesso vuota, delibere importanti trattate in zona Cesarini, tensioni e poca produttività, sono aspetti riportati più volte dalla stampa. Che ha descritto anche le difficoltà del primo cittadino a compattare i suoi. Le “fughe” di alcuni fedelissimi in area centrodestra per le prossime Regionali sarebbero solo la cartina al tornasole di un condizione che perdura da tempo.

E che spinge Zappalà ad appellarsi a sindaco e consiglieri. e a chiedere il ritorno al voto per non prolungare l’agonia. “É un appello forte che faccio in primis a Bianco e poi ai colleghi di maggioranza e di opposizione – scrive: se non c’è più dialogo, se la maggioranza non c’è più (consigli sempre deserti)…o se l’opposizione è solo sterile e non costruttiva, è inutile trascinare la Città in un vicolo cieco. Completiamo le cose più importanti da fare e poi torniamo alle urne. Occorre subito un cambio di rotta, prefissandoci obiettivi e cercando di parlare al cuore della gente con onestà, senza illudere nessuno. Se qualcuno si è “stancato”… che si metta da parte – conclude: c’è ancora tanta gente che ha voglia di dare e di spendersi per questa Città”.


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