07 Giugno 2022, 09:56
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CATANIA – “Per noi la democrazia diretta, che passa dal coinvolgimento dei nostri iscritti, è sempre stato un elemento distintivo, quindi le primarie non ci preoccupano, anzi. C’è un confronto in atto, troveremo una soluzione. Non certo guardando ai reciproci interessi di bottega, ma alla ricetta e al percorso più serio per rilanciare la Sicilia”. Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in un’intervista al quotidiano ‘La Sicilia’. Conte da ieri si trova in Sicilia per un tour elettorale in vista delle Amministrative di Palermo e Messina.
Sul candidato governatore nell’isola sottolinea che prima occorre decidere “se e come fare le primarie, poi scegliere” i nomi. Sull’ipotesi di un candidato governatore M5s spiega che su “questo ci confronteremo, ma di sicuro abbiamo le carte in regola per rivendicarlo. “In Sicilia il Movimento deve svolgere il ruolo di guida del campo progressista e questo – osserva – significa anche uno sforzo di generosità per provare a vincere contro le destre”.
Conte ribadisce che il modello Draghi “non è una strada percorribile”, “siamo troppo distanti sotto tanti punti di vista” e quindi “non è uno scenario in alcun modo ripetibile”. Sulla presenza nella politica per le regionali di Cuffaro e Dell’Utri, Conte spiega che “ognuno sceglie la compagnia più vicina ai suoi valori”. “In Sicilia sul tema della lotta alla mafia – aggiunge – negli ultimi trent’anni sono stati compiuti passi in avanti enormi, ma la coscienza sociale e civile va alimentata quotidianamente. Penso che i siciliani non si faranno ingannare, nemmeno da chi, ad esempio, sceglie per il proprio partito una frase di Paolo Borsellino, ma poi si allea con Cuffaro”.
Il presidente del M5s difende il Reddito di cittadinanza definendo “una vergogna” gli attaccati a una “misura di cui siamo orgogliosi e che abbiamo già contribuito a migliorare”. E conferma che il M5s “andrà fino in fondo” per “il salario minimo che è una misura di civiltà”. Conte torna anche su Giarrusso sostenendo che l’ex Iena “ha dimostrato a più riprese di essere interessato più alle poltrone che agli interessi dei cittadini” e “ha lasciato il Movimento, ma non si è dimesso da europarlamentare”. “Segnalo – chiosa Conte – che ha deciso di appoggiare a Messina il candidato di Cateno De Luca, un esponente politico che in passato ha militato con la Democrazia cristiana e con Raffaele Lombardo. Insomma, non serve aggiungere altro”.
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07 Giugno 2022, 09:56