Conte sprona l’Italia: | “Manteniamo l’identità”

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16 Giugno 2016, 19:24

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TOLOSA – Entusiasmo e coscienza. Voglia di non fermarsi e piedi per terra. E’ un’Italia che prova a mantenere un certo equilibrio quella che si presenta al secondo confronto a Euro 2016: avversaria una Svezia partita in sordina ma ora pronta a riscattarsi contro gli azzurri. Il ct Antonio Conte punta sul gruppo, rivelatosi preziosa risorsa contro il Belgio: “Abbiamo l’opportunità di fare un certo tipo di percorso lavorando bene e non dobbiamo cambiare atteggiamento dopo appena una partita. Abbiamo battuto il Belgio ma ancora non è stato definito nulla. Neanche siamo certi, in questo momento, di approdare agli ottavi: quello è il nostro primo obiettivo. Affrontiamo la Svezia innanzitutto con l’intento di meritarci un risultato positivo. Non bisogna smarrire una certa identità”.

Si guarda anche ai singoli e in particolar modo i riflettori sono puntati su Graziano Pellè, recuperato e pertanto arruolabile. La storia è nota, quella di un ragazzo che per prendersi la maglia azzurra ha dovuto lasciare un’Italia non in grado di valorizzare le sue qualità. Conte ne esalta le doti: “Aver avuto l’opportunità di misurarsi con realtà diverse dalla nostra gli ha garantito esperienza internazionale e sicurezza, lavora parecchio e i risultati gli stanno via via dando ragione. Graziano è un attaccante di qualità con mezzi fisici che non stiamo certo a scoprire oggi”. Parlando di bomber, non si può non fare riferimento al pericolo svedese numero uno: Zlatan Ibrahimovic. Il c.t. ne tesse le lodi: “Si tratta di un calciatore così capace da non avere problemi a trovare spazio in qualsiasi squadra vada a giocare. Sarà il principale problema da risolvere per la difesa, ma la Svezia ha anche altre pedine da tenere d’occhio. Dobbiamo cercare di limitare i loro pregi”.

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A proposito della stella oramai ex PSG, chi ha un ricordo nitido di una rete costata cara al calcio azzurro è Gigi Buffon. Il riferimento è al colpo di Ibra a Euro 2004, che di fatto costò l’eliminazione all’Italia di Trapattoni: “Fu capace di realizzare un gol straordinario. In quegli anni Zlatan non era un calciatore completo, risultava difficile capire che tipo di carriera avrebbe potuto fare. Nei 12 anni successivi ha regalato spettacolo in giro per l’Europa. Domani abbiamo il compito di fermarlo. Anche perché, nelle ultime competizioni, la seconda partita è sempre stata ricca di insidie e difficoltà. Questa volta dobbiamo provare a invertire il trend. Il successo sul Belgio non conta più nulla, non possiamo permetterci il lusso di mollare la presa. Conosciamo i nostri limiti e questo è un punto di partenza fondamentale”.

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16 Giugno 2016, 19:24

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