Controlli della polizia| Sanzioni per evasione fiscale

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12 Luglio 2018, 10:58

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CATANIA – Controlli a tappeto delle forze dell’ordine. Nei giorni scorsi, il personale del Commissariato Borgo-Ognina, insieme al Reparto Prevenzione Crimine, alla Guardia di Finanza, unitamente alla Polizia locale, ha effettuato controlli straordinari al fine di contrastare l’illegalità diffusa. Nella circostanza, sono stati controllati oltre duemila veicoli con l’ausilio del sistema informatico Mercurio collegato alla banca dati delle forze dell’ordine e molteplici persone. Sono state elevate anche 37 sanzioni pecuniarie per violazioni al Codice della Strada e per un valore di oltre venti mila euro e, tra queste sanzioni si rilevano maggiormente quelle associate alla mancanza di copertura assicurativa, revisione dei veicoli e guida senza casco. I controlli di Polizia sono stati estesi anche a 14 esercizi pubblici con particolare riferimento alla prevenzione e repressione del dilagante fenomeno dell’evasione fiscale e, in tale contesto, alcuni titolari sono stati sanzionati  per mancanza di emissione di scontrino fiscale che, in taluni casi, oltre alla sanzione pecuniaria amministrativa prevede anche la sospensione dell’esercizio commerciale.

In relazione alle attività commerciali, assume particolare rilievo l’operazione  posta in essere dai poliziotti del Commissariato Borgo-Ognina a seguito di denuncia per appropriazione indebita presentata da una donna.

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La querelante ha riferito di aver comprato presso un noto negozio di giocattoli una consolle playstation PSP 3 per il proprio figlio minore. La donna, subito dopo, si è accorta che a fronte della spesa non indifferente sostenuta, il giocatolo non era funzionante ragione per la quale si è recata presso il negozio dove l’aveva acquistato affinché le venisse riparato. Il titolare del negozio, dopo essersi preso l’impegno di aggiustare detta console, ha iniziato a rinviare i termini di consegna adducendo varie scuse, nel frattempo ha chiuso l’attività commerciale senza darne comunicazione alla clientela che, vantava crediti nei suoi riguardi. Per questi motivi, il titolare dell’esercizio commerciale è stato identificato e indagato in stato di libertà per il reato di appropriazione indebita che punisce chi si appropria del denaro o di una cosa mobile altrui, della quale abbia, a qualsiasi titolo, il possesso.

 

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12 Luglio 2018, 10:58

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