Mazzette in aeroporto a Punta Raisi | Arrestato l’ex direttore di Gesap

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31 Marzo 2017, 07:29

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PALERMO – Corruzione all’aeroporto di Palermo. Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare. Agli arresti domiciliari sono finiti anche l’ex direttore generale di Gesap, Carmelo Scelta, e Giuseppe Listro, responsabile unico del procedimento di molti appalti. Gli altri provvedimenti riguardano un imprenditore e un docente universitario: Stefano Flammini, imprenditore romano, interdetto per un anno da qualsiasi carica societaria e l’ingegnere Giuseppe Giambanco, che ha il divieto di dimora a Palermo.

L’inchiesta riguarda il vecchio managment della società che gestisce i servizi al “Falcone e Borsellino”. Le accuse contestate a vario titolo dalla Procura della Repubblica guidata da Francesco Lo Voi sono: associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbata libertà di scelta del contraente e corruzione.

L’indagine, denominata “The Terminal” e a cui ha contribuito la polizia di frontiera aerea, ha smascherato il presunto comitato di affari che si era costituto all’interno di Gesap. Una ristretta cerchia di imprenditori otteneva l’attribuzione diretta e fiduciaria degli incarichi di progettazione per l’ammodernamento dello scalo aeroportuale, aggirando l’obbligo dell’evidenza pubblica. Venivano selezionate sempre le stesse ditte. Contestualmente alle misure cautelari sono stati eseguiti sequestri preventivi per quattro milioni di euro, pari al profitto dei reati commessi. Gli agenti agli ordini del capo della Mobile, Rodolfo Ruperti, stanno perquisendo case e uffici di altri indagati.

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Livesicilia, già nel 2014, scrisse dell’inchiesta della sezione Reati contro la pubblica amministrazione della Squadra mobile, coordinata dai procuratori aggiunti Bernardo Petralia e Leonardo Agueci e dai sostituti Luca Battinieri e Daniele Paci. Sono state acquisite le documentazioni degli appalti per il restyling dell’aeroporto. Lavori che sono proceduti a rilento. Troppo a rilento.

Nel 2015 Scelta era stato sospeso e poi licenziato dal Consiglio di amministrazione. L’ex direttore generale finì coinvolto nella stessa inchiesta che portò all’arresto di Roberto Helg, ex numero due di Gesap condannato per estorsione. Secondo i pm, sarebbe stato proprio Scelta a indicare al pasticciere Santi Palazzolo il nome di Helg per ottenere il rinnovo della concessione di uno spazio di vendita. Palazzolo non si piegò alla richiesta estorsiva di centomila euro e si presentò all’appuntamento con Helg per la consegna del denaro con un registratore nascosto. Nel settembre scorso il gip, su richiesta degli stessi pm, archiviò l’indagine su Scelta “per l’insufficienza degli elementi raccolti a sostenere l’accusa in giudizio”.

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31 Marzo 2017, 07:29

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