Corte dei conti: “Danno da 2 milioni a Sicilia e-servizi” | Indagati Crocetta, Ingroia e mezza giunta

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18 Aprile 2014, 13:55

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PALERMO – Un presunto danno erariale da oltre 2,2 milioni di euro. Una cifra che la Procura regionale della Corte dei conti ha contestato al presidente della Regione Rosario Crocetta, al commissario di Sicilia e-Servizi Antonio Ingroia, al ragioniere generale della Regione Mariano Pisciotta e a mezza giunta di governo (gli attuali assessori Nelli Scilabra, Patrizia Valenti e Michela Stancheris, oltre agli ormai ex Dario Cartabellotta, Ester Bonafede e Nino Bartolotta).

L’inchiesta, coordinata dal viceprocuratore Gianluca Albo, riguarda le assunzioni di 74 dipendenti ex Sisev transitati a Sicilia e-Servizi alcuni dal 23 gennaio scorso, altri dal 4 febbraio. Una passaggio che, secondo i magistrati contabili, appare illegittimo e tale da causare, appunto, uno spreco. Un danno alle casse della pubblica amministrazione. Assunzioni considerate “illecite” per diverse ragioni.

Quelle assunzioni, infatti, secondo i pm contabili sono avvenute “in violazione del divieto legale e amministrativo di assunzione; senza alcuna preventiva valutazione del fabbisogno del personale e senza alcuna preventiva pianificazione dell’attività di Sicilia e-Servizi, società in liquidazione; nonostante la giunta avesse ribadito il divieto di reclutamento in Sicilia e-Servizi di personale dalla società privata (il cosiddetto popolamento) e previsto la istituzione di una struttura tecnica con personale regionale per svolgere le attività informatiche di Sicilia e-Servizi”.

In sintesi, non solo quelle assunzioni hanno violato il blocco delle assunzioni. Ma il governo avrebbe addirittura smentito se stesso, visto che una propria delibera aveva vietato il transito di quei dipendenti nella società partecipata, istituendo persino una struttura composta da ‘interni’.

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Oltre a Crocetta, Ingroia e agli assessori, l’invito a dedurre (paragonabile all’avviso di garanzia dei procedimenti penali) è stato notificato anche all’Avvocato dello Stato Massimo Dell’Aira, che aveva fornito al commissario della società un parere favorevole alle assunzioni, e alla dirigente del settore delle società partecipate Rossana Signorino.

Della cifra di oltre due milioni è già stato accertato un danno erariale di quasi 180 mila euro, che riguarda le spese per gli stipendi di questi primi mesi (gennaio e febbraio 2012). Un danno la cui responsabilità viene ora contestata ai soggetti ai quali è stato spedito l’invito a dedurre. Da oggi avranno quaranta giorni di tempo per presentare memorie e documenti e rispondere alla contestazione della Procura contabile che poi deciderà se citarli o meno in giudizio.

(SEGUONO AGGIORNAMENTI)

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18 Aprile 2014, 13:55

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