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Covid, arriva l’ok dall’Aifa: disponibile in Italia la pillola

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03 Gennaio 2022, 18:13

2 min di lettura

La pillola anti Covid di Merck&Co è in arrivo in Italia. Da domani, 4 gennaio, il farmaco sarà disponibile in Italia. Ad annunciarlo è l’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, tramite una nota in cui annunciava l’autorizzazione da parte del suo Cts di questo antivirale orale e dell’antivirale remdesivir.

Il molnupiravir è un antivirale orale, autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con decreto del ministero della Salute del 26 novembre scorso, il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. È il primo farmaco di questo tipo autorizzato per curare il Covid in Italia.

Questo è il primo antivirale orale per il trattamento della malattia causata dal virus Sars-Cov-2. Il farmaco agisce interferendo con la capacità del virus di replicarsi. È stato progettato per introdurre errori nel codice genetico del virus, impedendone la duplicazione e riducendo, di conseguenza, il rischio di provocare malattie gravi. Gli esperti credono possa essere efficace contro tutte le varianti.

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Il trattamento prevede l’assunzione di 4 compresse da 200 milligrammi 2 volte al giorno per 5 giorni. Per la prescrizione del farmaco è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio accessibile online sul sito dell’Agenzia del farmaco.

La pillola antivirale, somministrata alla dose di 800 milligrammi 2 volte al giorno, ha dimezzato il rischio di ricovero e morte quando il trattamento è iniziato entro 5 giorni dai primi sintomi. Circa un mese dopo l’inizio del trattamento, il 7,3% dei pazienti (28 su 385) che hanno assunto il farmaco, rispetto al 14,1% (53 su 377) di quelli che hanno preso il placebo, è stato ricoverato o ha avuto un esito infausto.

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Nessuno dei pazienti del gruppo trattato è morto, rispetto agli 8 pazienti del gruppo placebo. In termini di sicurezza, gli effetti indesiderati più comuni riportati durante il trattamento e nei 14 giorni successivi all’ultima dose sono stati diarrea, nausea, vertigini e cefalea, tutti di entità lieve o moderata.

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Il farmaco non è raccomandato alle donne che potrebbero iniziare una gravidanza e non utilizzano un contraccettivo efficace. Le donne che potrebbero restare incinte devono usare un contraccettivo efficace durante la cura e per 4 giorni dopo l’ultima dose di Lagevrio, precisa l’Ema. “Queste raccomandazioni sono fornite poiché studi di laboratorio sugli animali hanno dimostrato che dosi elevate” del medicinale “possono influire su crescita e sviluppo del feto”.

L’antivirale orale agisce riducendo la capacità di Sars-CoV-2 di moltiplicarsi nell’organismo e lo fa aumentando il numero di mutazioni nel materiale genetico del virus (Rna).

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03 Gennaio 2022, 18:13

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