26 Agosto 2021, 17:57
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Il professore Antonio Cascio (nella foto), infettivologo, è un luminare con un curriculum lungo da qui al Tennessee e una conforme esperienza. In una recente intervista con LiveSicilia.it ha espresso un pensiero risoluto che invita al confronto: perché non richiedere un pagamento di prestazione ai non vaccinati ricoverati per Covid? Era soprattutto una provocazione, come ha spiegato il professore, che aveva, comunque la pensiate, un merito: individuare il nesso lampante tra la scelta di non vaccinarsi e il riempimento degli ospedali con quello che ne consegue. Meno sanità, meno salute e più zona gialla per tutti. Una verità indiscutibile. Era un richiamo alla responsabilità collettiva.
Anche il dottore Massimo Geraci è un luminare, primario del pronto soccorso dell’ospedale ‘Civico’, con sterminato curriculum ed esperienza sul campo. Anche lui, da medico coraggioso, come il professore Cascio, non si è arreso davanti alla sfida problematica del Covid. E ha parlato, senza nascondersi, di introduzione dell’obbligo vaccinale, un’opinione che sta prendendo piede dopo i colpi sferzanti del virus.
Dissentire è lecito, anzi, talvolta, necessario. Purché lo si faccia, argomentando e con conoscenza degli argomenti. Se un medico fa un’affermazione, cioè, si può discutere, cercando di approfondire. Non si può dire: lei non capisce niente, o peggio, come è accaduto pure nel presente caso. Il professore Cascio e il dottore Geraci sono bravissimi professionisti, dotati, che non guasta, di una spiccata sensibilità.
Come la pensiamo noi, in definitiva? Viva la libera opinione, abbasso gli insulti contro i nostri medici che hanno il solo ‘torto’ di raccontare la verità: ovvero che esiste un nesso evidente tra la libertà di non vaccinarsi e la catastrofe del Covid. Così è, pure se non vi pare. E pensiamo che sia arrivato il momento di dire basta.
Basta con gli insulti di certi no vax conclamati e irriducibili che spacciano il nulla per scienza. Basta con i loro modi spesso arroganti e aggressivi. Il vaccino è l’unica arma sicura che abbiamo per tenere a bada la pandemia. Se uno ha dei dubbi generici, si informi con le fonti qualificate e opportune e, per la vicenda che lo riguarda, chieda lumi al suo medico. Ma basta con quelli dell’ultimo banco che, sui social, fanno la voce grossa, convinti di essere protetti dalla moltitudine anonima. Vanno isolati. E, se esagerano, prontamente denunciati. Noi comunque saremo sempre al fianco dei nostri medici e della loro limpida coscienza.
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26 Agosto 2021, 17:57