17 Febbraio 2022, 10:22
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Il calo dei nuovi contagi già registrato negli ultimi giorni in Sicilia viene confermato dai dati della Fondazione Gimbe, che diffonde il monitoraggio della settimana che va dal 9 al 5 febbraio. Nell’Isola sono solanto tre le regioni in cui si registrano mille casi su centomila abitanti. A livello nazionale, infatti, scendono da 70 a 14 le province con incidenza più alta.
Tra queste ci sono le tre siciliane. Ecco l’elenco: Oristano (1.409), Macerata (1.299), Siracusa (1.234), Fermo (1.209), Ascoli Piceno (1.199), Reggio di Calabria (1.176), Bolzano (1.147), Messina (1.115), Lecce(1.108), Sardegna(1.098), Cagliari(1.092), Rieti(1.044), Ancona(1.035) e Ragusa(1.001).
Insomma, i contagi calano, ma l’allerta sembra rimanere alta. I motivi non mancano, come ha spiegato la dottoressa Tiziana Maniscalchi, primario del pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo: “(ci vuole) il vaccino universale – ha detto la dottoressa Maniscalchi -. Abbiamo visto, con le seconde dosi, che la copertura della malattia sintomatica, dopo cinque mesi, è del cinquanta per cento, anche se la copertura dalla malattia grave resta buona. L’immunità della terza dose è, di fatto, un punto interrogativo. Non sappiamo quanto durerà e come proteggerà. Ecco perché sarebbe necessario accelerare”. CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA
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17 Febbraio 2022, 10:22