Cracolici: “Abbiamo il dovere | di dettare l’agenda a Crocetta”

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24 Maggio 2013, 21:55

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PALERMO – Un Partito democratico che vuole andare oltre la propria crisi di nervi mette sul banco degli imputati Rosario Crocetta. E, pur riconoscendo i meriti del governatore della Regione, lo fa con toni duri, rivendicando il proprio ruolo di riferimento nella maggioranza che ha portato l’ex sindaco di Gela a vincere le elezioni lo scorso ottobre. “Abbiamo il dovere di dettare l’agenda al governo, e francamente non mi interessa se Crocetta si arrabbia per questo”, dice Antonello Cracolici.

Si riprendono i fili del franco confronto che i democratici negli scorsi giorni avevano avuto con il governatore, con tonalità da dramma greco, raccontano alcuni. In realtà però lo sfogatoio di Palazzo dei Normanni è servito a togliere di dosso al rapporto di Crocetta con quello è ancora il suo partito alcune tossine. “Siamo stanchi di non dire “, afferma Cracolici nel suo intervento alla platea presente all’hotel Astoria convocata per l’iniziativa RifayPd. A spellarsi le mani per applaudire in prima fila c’è la deputata regionale Concetta Raia. Non è l’unica. Poco più a fianco ecco Bruno Marziano, Giovanni Panepinto, Giuseppe Arancio, Mariella Maggio e Filippo Panarello. Non mancano i renziani, con il nuovo duo Ferrandelli-Faraone. C’è anche l’area Crisafulli, rappresentata dalla senatrice Maria Greco. Si rivede poi l’ex segretario regionale Tonino Russo. Quella che spicca però è la presenza di Giuseppe Lumia che precisa: “Sono qui in quanto dirigente del Pd”. A mancare sono la componente che fa riferimento all’area Lupo-D’Antoni e la forte truppa di Innovazioni. Le varie forze iniziano ad annusarsi insomma, anche se il congresso sembra lontano. Cracolici intanto sottolinea di non avere “nessuna intenzione di candidarsi come segretario”.

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Proprio sulle regole del congresso però lo stesso ideatore di RifayPd apre una parentesi significativa. “Anziché continuare a pensare ai gazebo in piazza per le primarie, faccio un invito a tutti: andiamo in piazza per far iscrivere le persone al Pd. Facciamo una forte campagna di tesseramento tutti insieme”. Ferrandelli e Faraone applaudono. Poi però tengono a dettare i propri distinguo. “Quella delle primarie è una battaglia di principio che ho sempre portato avanti e a cui non rinuncio”, dice perentorio Faraone. E quasi all’unisono l’ex rivale Ferrandelli precisa: “Sono d’accordo con Cracolici, affermo da tempo che serve fare una campagna di tesseramento aperta. Le primarie però vanno fatte ugualmente, e un tesseramento aperto a tutti le facilita certamente”.

Cracolici intanto non risparmia Crocetta, cui riserva carota e bastone. “E’ un errore enorme far credere che si vince e si governa senza i partiti. Al contrario bisogna ridar loro forza e slancio. D’altro lato – prosegue – dobbiamo essere grati a Crocetta perché ci ha restituito quella credibilità che alla Sicilia mancava da quindici anni”. Lumia ascolta senza fare una grinza. Dopo l’intervento di Cracolici però si siede in platea accanto a lui per un fitto conciliabolo lontano da occhi e orecchie indiscrete. Il congresso è lontano, ma non troppo.

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24 Maggio 2013, 21:55

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