Cracolici: "Abbiamo il dovere | di dettare l'agenda a Crocetta" - Live Sicilia

Cracolici: “Abbiamo il dovere | di dettare l’agenda a Crocetta”

Antonello Cracolici

In occasione dell'iniziativa RifayPd l'ex capogruppo all'Ars punge il presidente: "Non mi interessa se si arrabbia. E' un errore far passare l'idea che si governa senza i partiti". Presenti all'iniziativa di Cracolici varie anime del Pd, con in prima fila Lumia ed i renziani, assente invece il segretario Lupo.

Tensione fra maggioranza e governatore
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PALERMO – Un Partito democratico che vuole andare oltre la propria crisi di nervi mette sul banco degli imputati Rosario Crocetta. E, pur riconoscendo i meriti del governatore della Regione, lo fa con toni duri, rivendicando il proprio ruolo di riferimento nella maggioranza che ha portato l’ex sindaco di Gela a vincere le elezioni lo scorso ottobre. “Abbiamo il dovere di dettare l’agenda al governo, e francamente non mi interessa se Crocetta si arrabbia per questo”, dice Antonello Cracolici.

Si riprendono i fili del franco confronto che i democratici negli scorsi giorni avevano avuto con il governatore, con tonalità da dramma greco, raccontano alcuni. In realtà però lo sfogatoio di Palazzo dei Normanni è servito a togliere di dosso al rapporto di Crocetta con quello è ancora il suo partito alcune tossine. “Siamo stanchi di non dire “, afferma Cracolici nel suo intervento alla platea presente all’hotel Astoria convocata per l’iniziativa RifayPd. A spellarsi le mani per applaudire in prima fila c’è la deputata regionale Concetta Raia. Non è l’unica. Poco più a fianco ecco Bruno Marziano, Giovanni Panepinto, Giuseppe Arancio, Mariella Maggio e Filippo Panarello. Non mancano i renziani, con il nuovo duo Ferrandelli-Faraone. C’è anche l’area Crisafulli, rappresentata dalla senatrice Maria Greco. Si rivede poi l’ex segretario regionale Tonino Russo. Quella che spicca però è la presenza di Giuseppe Lumia che precisa: “Sono qui in quanto dirigente del Pd”. A mancare sono la componente che fa riferimento all’area Lupo-D’Antoni e la forte truppa di Innovazioni. Le varie forze iniziano ad annusarsi insomma, anche se il congresso sembra lontano. Cracolici intanto sottolinea di non avere “nessuna intenzione di candidarsi come segretario”.

Proprio sulle regole del congresso però lo stesso ideatore di RifayPd apre una parentesi significativa. “Anziché continuare a pensare ai gazebo in piazza per le primarie, faccio un invito a tutti: andiamo in piazza per far iscrivere le persone al Pd. Facciamo una forte campagna di tesseramento tutti insieme”. Ferrandelli e Faraone applaudono. Poi però tengono a dettare i propri distinguo. “Quella delle primarie è una battaglia di principio che ho sempre portato avanti e a cui non rinuncio”, dice perentorio Faraone. E quasi all’unisono l’ex rivale Ferrandelli precisa: “Sono d’accordo con Cracolici, affermo da tempo che serve fare una campagna di tesseramento aperta. Le primarie però vanno fatte ugualmente, e un tesseramento aperto a tutti le facilita certamente”.

Cracolici intanto non risparmia Crocetta, cui riserva carota e bastone. “E’ un errore enorme far credere che si vince e si governa senza i partiti. Al contrario bisogna ridar loro forza e slancio. D’altro lato – prosegue – dobbiamo essere grati a Crocetta perché ci ha restituito quella credibilità che alla Sicilia mancava da quindici anni”. Lumia ascolta senza fare una grinza. Dopo l’intervento di Cracolici però si siede in platea accanto a lui per un fitto conciliabolo lontano da occhi e orecchie indiscrete. Il congresso è lontano, ma non troppo.


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