19 Settembre 2017, 20:10
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PALERMO – Altri incarichi, altre nomine, altre poltrone. Crocetta è infaticabile e non si ferma di fronte a nulla. Oggi ha persino deciso di anticipare l’assemblea dei soci di Riscossione Sicilia, prevista inizialmente per il 26 settembre. Un iter che potrebbe essere “a rischio”, visto che l’Assemblea stessa andrebbe convocata almeno 8 giorni prima della data prevista. Ma il governatore è andato dritto. E oggi ha prima deciso, insieme ai soci (Agenzia delle Entrate ha quote residuali della società) di modificare lo Statuto dell’azienda reintroducendo appunto il consiglio di amministrazione, quindi ha scelto il nuovi consiglieri.
Confermato nel ruolo di presidente, il dirigente che era già stato nominato amministratore unico, cioè Sergio Gelardi. A completare il cda, due dirigenti della Regione molto graditi al presidente. Giuseppe Amato è infatti il capo di gabinetto del governatore e pochi giorni fa è stato individuato anche per comporre un altro cda, quello del Fondo pensioni. Oggi per lui anche la poltrona in Riscossione Sicilia. A completare il cda, va Antonina Buonisi, che è la “Segretaria di giunta”, ossia il dirigente preposto alle incombenze informali nel corso delle riunioni del governo.
Due dirigenti vicini e graditi al presidente. Che ha deciso di far presto anche perché tra pochi giorni dovrà per forza, dopo aver temporeggiato il più possibile, pubblicare il decreto di indizione dei comizi elettorali. Da quel momento, non sarà possibile più nominare consiglieri di amministrazioni o amministratori di società, ma il governatore dovrà limitarsi a indicare commissari.
A questo è probabilmente legata la corsa per le nuove poltrone in Riscossione Sicilia. Nomine, però, che per diventare operative dovranno passare un altro vaglio, quello della Commissione affari legislativi dell’Ars. Un esame, questo, normalmente previsto per gli “esterni”. Ma che sarà necessario anche in questo caso, nonostante i “nominandi” siano dirigenti di ruolo. La legge approvata dall’Ars, infatti, che dispone la futura liquidazione della società, il “divieto” di far rientrare ex amministratori e la ricostituzione del cda, prevede anche il passaggio obbligatorio dalla prima commissione di Palazzo dei Normanni.
E a questo proposito, oggi, dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone è arrivato un chiaro avvertimento al presidente della Regione: il governo non potrà limitarsi a chiedere di esitare il parere, ma dovrà “puntualmente esplicitare – ha detto Ardizzone – le ragioni di necessità, urgenza e indifferibilità sottese a ciascuna richiesta di parere, così da poter consentire la legittima convocazione delle competenti Commissioni per il prescritto parere, nel rispetto delle norme e della giurisprudenza costituzionale”. Intanto, le designazioni ci sono. E le nuove poltrone anche. Sono gli ultimi giorni della rivoluzione.
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19 Settembre 2017, 20:10