11 Maggio 2022, 11:50
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PALERMO – “Nonostante la sua autorevole considerazione, che rispetto ma che con educazione non condivido, credo di avere il diritto costituzionalmente riconosciutomi e forse anche il dovere di vivere la mia vita da libero e coltivare il mio impegno politico e sociale dopo avere pagato i miei errori con grande sofferenza”. Così l’ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro commenta con l’Ansa le parole del giudice Alfredo Morvillo, fratello di Francesca assassinata nella strage di Capaci trent’anni fa con Giovanni Falcone e gli agenti di scorta.
Ieri Morvillo aveva detto che “a trent’anni dalle stragi la Sicilia c’è chi attualmente strizza l’occhio a personaggi condannati per mafia” e “c’è una Palermo che gli va dietro, se li contende e li sostiene”. Morvillo non ha fatto nomi ma il riferimento era a Marcello Dell’Utri condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e Totò Cuffaro, che ha scontato cinque anni di carcere per favoreggiamento personale verso persone appartenenti a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. “Non basta dire la mafia fa schifo, salvo poi venire condannati proprio per mafia” aveva sottolineato Morvillo riferendosi alle dichiarazioni pronunciate dall’ex governatore della Sicilia quando era ancora in carica.
Cuffaro è a capo della Nuova Dc, il partito si è presentato alle ultime comunali in Sicilia conquistando alcuni consiglieri in tre piccoli comuni; a Palermo la Nuova Dc sostiene Roberto Lagalla, candidato sindaco del centrodestra.
La replica a Santoro: “Santoro critica il mio impegno in politica? Proprio lui che pensava a candidarsi e si confrontava con me” “Per ‘bacco baccone’ è una pandemia dilagante. Anche Santoro ha da dire sul mio impegno in politica. Il problema è che sto parlando di Stefano Santoro! Mi pare di capire che sia lo stesso Stefano Santoro che fino a qualche mese fa, quando pensava di potersi candidare per fare il sindaco di Palermo, non disdegnava il confronto con me, anzi si compiaceva nel farlo – dichiara il commissario regionale della DC Nuova -. Certo è comprensibile che si possa cambiare idea, soprattutto per chi ha già cambiato negli ultimi mesi qualche partito. Mi verrebbe da dire ‘est modus in rebus’. Mah… pazienza mi sorbisco anche questa ‘spolverata’ di moralità con ostinata educazione”.
La controreplica di Stefano Santoro non si lascia attendere. “Dichiarazioni fantasiose e ridicole. Sono stato io il primo in tempi non sospetti a lanciare la candidatura a Sindaco di Carolina Varchi e a criticare la scelta di un Sindaco di centro in continuità con Orlando. Leggo con stupore le dichiarazioni rese da Cuffaro, a seguito della mia intervista pubblicata ieri, nella quale ho stigmatizzato la candidatura a Sindaco di Lagalla lanciata da Marcello Dell’utri e fortemente pretesa dal medesimo Cuffaro”, dice.
“Non ho mai pensato di candidarmi alla carica di Sindaco e men che meno mi sono confrontato su tale argomento con Cuffaro. Le fantasiose dichiarazioni di Cuffaro sono smentite documentalmente da precisi articoli di stampa nei quali già ad ottobre 2021 lanciavo per primo la candidatura a Sindaco di Palermo di Carolina Varchi, annunciando la mia candidatura al Consiglio Comunale nella lista di Fratelli d’Italia, partito a cui mi ero iscritto”, continua. “Rilevo che le mie opinioni di uomo di destra libero e indipendente hanno fortemente turbato Cuffaro , considerata la vasta condivisione ottenuta da parte di numerosi cittadini, lasciandolo così scadere in una narrazione priva di fondamento nel fallito tentativo di screditarmi. A Cuffaro voglio infine dire che in tutta la mia vita gli unici interlocutori politici con cui mi sono confrontato sono autorevoli esponenti della destra siciliana”, conclude Santoro.
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11 Maggio 2022, 11:50