Cronaca

Cuffaro e i bambini del Burundi: “Li guardo e penso al mio nipotino”

di

17 Ottobre 2024, 08:51

2 min di lettura

BURUNDI – “Ogni volta che prendo in braccio uno di questi bambini degli orfanotrofi che stiamo sostenendo, penso a mio nipote. Penso a quanto affetto lo circonda, alle cure che riceve da tutta la famiglia, e cerco di dare a questi bambini tutto l’amore che posso”. Così Totò Cuffaro annuncia che il progetto di vaccinazione, “nonostante le rigide normative della sanità del Burundi, sta procedendo”.

“I bambini che assistiamo ormai sono tanti e, a gruppi, ci vengono incontro, si aggrappano alle nostre gambe, cercano amore e calore umano – prosegue Cuffaro -. Sono piccoli che non hanno una mamma e un papà, e il mio cuore si spezza al pensiero di quanto manchi loro il calore familiare”.

Il pensiero al suo nipotino

Penso a quanto è stato fortunato mio nipote, un dono del Buon Dio, ad essere nato in una terra che, seppur piena di difficoltà e ferite, offre la possibilità di costruire un futuro, di avere cure essenziali e di vivere una vita dignitosa – aggiunge l’ex presidente della Regione-. E guardo questi bambini che questa fortuna non l’hanno avuta”.

Articoli Correlati

“Tuttavia, grazie alla nostra associazione “AiutiamoilBurundi”, hanno una casa, un letto, cibo, vestiti e la possibilità di studiare – sottolinea -. Riescono a condurre una vita che, pur nelle difficoltà, è migliore di quella di tanti altri bambini del Burundi, che non hanno questa opportunità”.

L’appello

E lancia l’appello: “Insieme possiamo fare la differenza, possiamo creare un’opportunità anche per loro. Possiamo donare a questi bambini, che troppo spesso non hanno il “diritto di vivere”, la possibilità di crescere, di diventare uomini e donne, di coltivare la speranza di un futuro migliore”.

“Penso che devo mettere ogni goccia della mia forza e della mia volontà in questa causa – conclude – perché credo che solo così mio nipotino, che è l’essenza e la speranza della mia vita, possa comprendere appieno l’amore che ho per lui”.

Pubblicato il

17 Ottobre 2024, 08:51

Condividi sui social