20 Febbraio 2014, 13:38
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PALERMO – Ignazio Cutrò vuole lasciare l’Italia. L’imprenditore di Bivona (Ag), testimone di giustizia, che ha denunciato e fatto condannare gli estorsori ha deciso di vendere tutto ciò che resta della sua azienda e vivere all’estero. Il nemico, questa volta, è lo Stato. Cutrò racconta il perchè al settimanale l’Espresso.
“Ormai siamo ridotti in miseria – dice -. I privati non mi hanno più chiamato per lavorare e non posso nemmeno partecipare alle gare pubbliche perché, ormai, non ho la documentazione amministrativa in regola”. Cutrò, che vive sotto protezione dal 2008, ha chiesto al ministero che ai suoi figli venisse concessa la possibilità di rifarsi una vita fuori dalla Sicilia con una nuova identità e ricevere il sussidio dallo Stato. “Così, avrebbero potuto studiare e costruirsi un futuro – racconta -. Ma anche quella richiesta è stata bocciata. Sono rimasto nella mia terra per dare una testimonianza concreta di come sia possibile sconfiggere la mafia – conclude -. Oggi mi sento sconfitto”.
Sul numero di S attualmente in edicola il figlio di Cutrò, Giuseppe, racconta il dramma di una vita vissuta sotto scorta a vent’anni.
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20 Febbraio 2014, 13:38