Da Catania in Romania |La storia di Francesco

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09 Febbraio 2014, 17:12

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CATANIA – Ha 24 anni, è nato a Catania ed ha l’hobby per lo scii e per la vela, ma ha presto dovuto sostituire il mar Mediterraneo con il Mar Nero. Francesco Macrì ha deciso di lasciare la sua città per andare in Romania. Paese in cui vive, studia ed è felice. “La mia ambizione immediata è completare questi ultimi due anni che mi mancano per conseguire la laurea in Medicina Veterinaria – spiega – Ho deciso di lasciare il mio Paese dopo aver appreso per il terzo anno consecutivo di non aver superato i test di ammissione: visto che la mia patria non mi ha dato la possibilità di realizzare il mio sogno, seppur inizialmente a malincuore, mi sono rivolto come molti all’estero”.

E non può mancare un cenno al recente scandalo piombato sull’Ateneo etneo proprio in merito ad una laurea in Medicina “acquistata” grazie alla collaborazione di due funzionari. Francesco, tu che sei andato a 3.000 km dalla tua città per realizzare il tuo sogno, cosa ne pensi? “Sicuramente è una notizia scandalosa, e non fa onore al mondo universitario, tutto ciò mi conferma il fatto che non sono sempre i più meritevoli o i più motivati ad andare avanti, ma spesso si tratta solo di “conoscenze” o di soldi”.

E così, valige in mano è andato via, come migliaia di altre persone. Ma invece della gettonata Londra o della rigida Berlino Francesco ha deciso di andare in Romania. E di rumeni in cerca di lavoro e fortuna Catania ne è piena: come mai questa scelta? “Ho trovato migliore accoglienza e più disponibilità all’Università di Medicina Veterinaria di Timisoara. Sono stato accettato e benvoluto. Ma prima mi hanno dovuto conoscere come persona in quanto spesso i rumeni considerano gli italiani persone piene di sé, superiori per soldi o per civiltà”.

E di Catania, invece, cosa si dice in Romania?

“Nel nord della Romania, dove io risiedo, Catania non è molto conosciuta. La Sicilia invece sì, anche se immediatamente viene scherzosamente accostata alla parola “mafia”, sanno che abbiamo una bella terra e una nobile storia. Io invece contro ogni discriminazione posso dire che il popolo rumeno rispetto al nostro ha un alto senso di civiltà e un’ottima organizzazione del sociale, i trasporti pubblici funzionano, le Università sono all’avanguardia, i servizi sono eccellenti”.

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Francesco in questi ultimi mesi ha spesso aiutato amici e conoscenti in difficoltà, invitandoli a raggiungerlo in Romania. Finché, cosa è successo un giorno? “Dato che sono riuscito ad aiutare chi mi chiedeva aiuto senza volerlo ho fatto esperienza nelle varie procedure burocratiche, conoscendo persone, funzionari e stringendo amicizie, ho pensato quindi che avrei potuto estendere quest’attività anche per gli sconosciuti. Ho fondato così una società la StudynRo Team”.

Il progetto. “E’ rivolto a tutti i ragazzi che come me non hanno avuto la possibilità di iscriversi in una facoltà e realizzare le loro giuste aspirazioni. Ho creato una società di servizi insieme ad un professore, io affianco lo studente nel primo impatto con la Romania, sia ad integrarsi e ad ambientarsi, sia a portare a termine la parte burocratica dell’iscrizione universitaria che è molto complessa e lunga”.

Dalla prenotazione del volo all’affitto di una casa, dal disbrigo delle pratiche all’acquisto del materiale universitario. “Così facendo lui non andrà incontro agli errori – prosegue Francesco – alle difficoltà, alle lungaggini e perché no alle preoccupazioni che ho dovuto affrontare io quando per la prima volta sono arrivato in una città sconosciuta. Contattarci è semplice, basta raggiungerci su Facebook alla pagina Studiare in Romania StudynRo Team, oppure scrivere alla nostra e-mail: info@studynroteam.ro”

Chiudi gli occhi e pensa di essere nel 2020: Dove sei? “In Romania, a lavorare. Soprattutto se in Italia le cose non cambieranno rispetto ad ora. La Romania è in pieno sviluppo ed offre molte possibilità, in Italia invece ormai si lavora soltanto per lo Stato”.

 

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09 Febbraio 2014, 17:12

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