Dal ‘porco’ al morto che cammina| Mafia di Bagheria, tutti condannati

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04 Maggio 2020, 20:21

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PALERMO – Le pene sono molto più pesanti della sentenza di primo grado. Carmelo Bartolone è stato condannato a 16 anni per estorsione. Sei anni a Rosario La Mantia, due anni e nove per mesi ad Antonino Lepre (entrambi erano stati assolti in primo grado). Confermate le condanne di Luigi Di Salvo (8 anni), Alessandro Vega (3 anni e sei mesi). Confermata infine la pena più alta, 18 anni, inflitta a Pietro Giuseppe Flamia, detto il porco, l’unico in questo troncone del processo a cui veniva contestata l’associazione mafiosa. La sentenza è della Corte di appello presieduta da Antonio Napoli.

Bartolone, risultato positivo nei giorni scorsi al Coronavirus, nel carcere di Saluzzo, in provincia di Cuneo, era un morto che camminava. Lo sapevano tutti a Bagheria. E così alcuni anni fa si presentò al pronto soccorso, dicendo di sentirsi male. L’arresto gli ha salvato la vita.

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Pizzo, investimenti nei locali notturni, traffici di droga e campagne elettorali. C’era tutto questo nell’inchiesta della Dda e dei carabinieri del Comando provinciale dei carabinieri di Palermo e del Ros.

La Corte ha confermato il risarcimento danni alle parti civili: Comuni di Alimena, Bagheria, Villabate, Altavilla Milicia, Casteldaccia e Ficarazzi. Ed ancora per il Centro Pio La Torre, Confindustria Palermo, Addiopizzo e Fai.

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04 Maggio 2020, 20:21

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