Dama Nera, corruzione all’Anas |Costanzo e Bosco tornano in libertà

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22 Marzo 2016, 14:16

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CATANIA – Domenico Costanzo e Concetto Bosco tornano in libertà. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Roma che ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari che era stata emessa nell’ambito dell’inchiesta Dama Nera condotta dalla Guardia di Finanza. La delicata indagine ha permesso di scoprire un giro di mazzette nel campo degli appalti pubblici gestiti dall’Anas. Funzionari, politici e imprenditori sono accusati dalla magistratura di Roma dei reati di corruzione e turbativa d’asta. La mente criminale sarebbe – secondo la tesi dei magistrati – la dirigente dell’Anas Antonella Accroglianò. Da qui il nome Dama Nera dell’inchiesta.

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La revoca del Gip di Roma per i due imprenditori catanesi, fondatori del colosso Tecnis, si basa sulla “cessazione delle esigenze cautelari” per i due indagati. Soddisfatto per la revoca “di una misura che durava da troppo tempo” il difensore di Mimmo Costanzo, Attilio Floresta. Costanzo e Bosco sono stati raggiunti nel giro d sei mesi da due provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale di Roma. Il primo a ottobre 2015 con l’accusa di corruzione per la vicenda che riguardava la “cessione di un ramo d’azienda” per un appalto in Lombardia. La seconda, pochi giorni fa, per la gara di appalto di Potenza. I due imprenditori hanno sempre respinto le accuse contestate, anzi si sono dichiarati “vittime” del sistema orchestrato dalla dirigente Accroglianò.

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22 Marzo 2016, 14:16

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